Istat, a marzo +188% di mortalità in Lombardia, +71% in E. Romagna

Lombardia
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I decessi totali subiscono un rapido e drammatico incremento nel mese di marzo (+48,6% rispetto alla media 2015-2019) arrivando a 80.623 (26.350 in più in valore assoluto)

Una delle conseguenze più drammatiche della pandemia di Coronavirus in Italia è l'incremento complessivo della mortalità, con dei picchi soprattutto in alcune regioni, a partire dalla Lombardia. I decessi totali subiscono un rapido e drammatico incremento nel mese di marzo (+48,6% rispetto alla media 2015-2019) arrivando a 80.623 (26.350 in più in valore assoluto). Nel mese di aprile i deceduti per il complesso delle cause sono 64.693, ancora superiori di un terzo alla media del 2015-2019 (+16.283). Lo rende noto l'Istat nel Rapporto Annuale 2020. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA)

I dati

L'incremento più marcato dei decessi nel mese di marzo è stato registrato in Lombardia (+188% rispetto alla media nello stesso mese del periodo 2015-2019); seguono l'Emilia-Romagna, con un aumento del 71%, il Trentino Alto-Adige (+69,5%) e la Valle d'Aosta (+60,9%). A livello locale i decessi a marzo aumentano di quasi sei volte nella provincia di Bergamo (+571%), di circa quattro volte nelle province di Cremona (+401%) e Lodi (+377%), triplicano o quasi a Brescia (+292%) e Piacenza (+271%), sono piu' che raddoppiati a Parma (+209%), Lecco (+184%), Pavia (+136%), Pesaro e Urbino (+125%) e Mantova (+123%).

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