Uccide vicino di casa a Milano, 46enne al gip: “È stato un incidente”

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Così l’arrestato durante l’interrogatorio di convalida: “C’è stata una colluttazione e l'ho colpito, non volevo ucciderlo, non sono salito per ucciderlo”

“È stato un incidente, c'è stata una colluttazione e l'ho colpito, non volevo ucciderlo, non sono salito per ucciderlo”. È questo quello che ha detto davanti al gip di Milano T.L.R., il transessuale di 46 anni che nella notte tra lunedì e martedì ha ucciso con una coltellata il vicino di casa Giuseppe Alfredo Villa, pensionato di 68 anni, in un condomino di via Trilussa, nel capoluogo lombardo. “Ho portato il coltello, ma non volevo ucciderlo”, ha ribadito nell’interrogatorio di garanzia nel carcere di San Vittore, durante il quale ha confermato i continui litigi con Villa, che abitava nell'appartamento sopra il suo. Da quanto si apprende, il 46enne ha portato la lama con sé al piano di sopra perché aveva subito dei furti in casa in precedenza e gli era capitato anche di frequentare persone poco raccomandabili per "appuntamenti" e “massaggi”.

Il racconto del 46enne

Stando a quanto raccontato al giudice Lorenza Pasquinelli dall’arrestato, la lite si è svolta prima con la porta del vicino ancora chiusa, uno dentro e l'altro fuori, dopodiché c’è stata la colluttazione. Il 46enne ha riferito di ricordare poco del momento dell'aggressione ma ha spiegato di aver cercato di soccorrere il pensionato dopo averlo ferito al braccio recidendogli un’arteria, causando la morte dell’uomo per dissanguamento. A T.L.R. viene contestato l'omicidio volontario per futili motivi. Domani il gip emetterà il provvedimento sulla convalida dell'arresto e di misura cautelare, dopo la richiesta del pm Danilo Ceccarelli. Dalla difesa non è stata avanzata alcuna istanza di scarcerazione.

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