È quanto emerge dall’autopsia effettuata sul corpo del 44enne Mauro Pamiro. La vittima presentava anche un foro in fronte, ma l’esame autoptico ha escluso che sia stato causato da una pistola. Intanto proseguono le indagini, con gli inquirenti che al momento non escludono alcuna ipotesi
Le ferite che hanno causato la morte di Mauro Pamiro sono compatibili con una caduta da diversi metri. È questo il primo risultato emerso dall’autopsia eseguita ieri sul corpo dell’insegnante e musicista di 44 anni, trovato morto lunedì in un cantiere edile a Crema, a poca distanza dall’abitazione in cui viveva con la moglie. La vittima presentava anche un foro in fronte, ma l’esame autoptico ha escluso che sia stato causato da una pistola.
Proseguono le indagini
Intanto, proseguono le indagini degli agenti della Squadra Mobile, che al momento non escludono ancora alcuna ipotesi, dall’omicidio all’incidente, fino al suicidio. La moglie, iscritta nel registro degli indagati come atto dovuto per poter svolgere l’autopsia, è stata ascoltata poche ore dopo il ritrovamento del cadavere del marito, ma avrebbe avuto un atteggiamento reticente e non collaborativo con gli inquirenti. Ora è ricoverata in ospedale, nel reparto di psichiatria.
Nell’ultimo giorno, gli investigatori hanno continuato ad ascoltare amici e persone vicine alla coppia e ad analizzare i computer e telefoni cellulari trovati all’interno dell’abitazione dei due coniugi, posta sotto sequestro ieri proprio al fine di compiere tutti gli accertamenti del caso.