Milano, tangenti metro: prime ammissioni al gip del dirigente Atm

Lombardia

Il funzionario sospeso dell'Atm Paolo Bellini, arrestato due giorni fa, è stato interrogato oggi dal gip di Milano

Sarebbero arrivate le prime ammissioni, da quanto si è saputo, da parte del funzionario (sospeso) dell'Atm Paolo Bellini, arrestato due giorni fa e interrogato oggi dal gip di Milano nell'inchiesta sulle presunte tangenti e appalti truccati per i lavori della metro milanese che ha portato a 13 arresti. Ieri la guardia di finanza di Milano, nel corso delle perquisizioni, ha trovato nella disponibilità di Bellini 67mila euro.

L'interrogatorio

Bellini, difeso dal legale Massimiliano Leonetti, è stato sentito per circa tre ore, collegato dal carcere in videoconferenza, dal gip Lorenza Pasquinelli alla presenza anche del pm Giovanni Polizzi (collegato dal suo ufficio, così come il gip, per le misure anti Covid). Da quanto si è saputo, nel corso dell'interrogatorio il funzionario avrebbe fatto le prime ammissioni in merito alle accuse a lui contestate. Bellini, stando all'inchiesta del pm Polizzi e del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, avrebbe truccato almeno otto gare pubbliche di Atm in cambio di mazzette e lavori in subappalto per imprese di cui era socio occulto. Indagate anche diverse società, tra cui colossi come Siemens Mobility e Alstom Ferroviaria, che avrebbero vinto alcuni appalti grazie alle informazioni fornite da Bellini. Oggi proseguiranno gli interrogatori di alcuni degli altri 12 arrestati nell'inchiesta con al centro appalti per oltre 150 milioni di euro. 

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