Crolla tetto ad Albizzate: inchiesta per omicidio plurimo e disastro colposo, un indagato

Lombardia

Si tratta dell'imprenditore e amministratore della società proprietaria dell'immobile in cui una 38enne e i due figli piccoli hanno perso la vita, travolti dalle macerie. La procura di Busto Arsizio indagherà su un possibile difetto nell'edificazione della struttura e su eventuali manchevolezze nella manutenzione

Nell'inchiesta aperta dalla procura di Busto Arsizio per omicidio plurimo e disastro colposo, in seguito alla tragedia avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri ad Albizzate, in provincia di Varese (LE FOTO - IL VIDEO), risulta iscritto nel registro degli indagati Antonino Colombo, imprenditore di Busto Arsizio (Varese) e amministratore della società proprietaria dell'immobile. Lo ha confermato stamane il Procuratore della Repubblica Gianluigi Fontana. "La Procura - ha aggiunto - ha inoltre disposto l'autopsia sui corpi delle vittime ed una consulenza sul crollo". Un "atto dovuto", l'iscrizione, necessario per poter proseguire nelle indagini e autorizzare appunto le autopsie.

L'avvocato: "Manteniamo doveroso silenzio"

Colombo, da quando ha appreso la notizia del crollo, è comprensibilmente scioccato e addolorato, come ha confermato un collega. "Non abbiamo ancora avuto modo di leggere gli atti, al momento reputiamo di dover mantenere un doveroso silenzio", ha commentato all'Ansa l'avvocato dell'imprenditore, Luca Abbiati. 

Sopralluogo del pm

A coordinare le indagini di carabinieri e vigili del fuoco è la pm Nadia Calcaterra, che quest'oggi si è recata sul luogo del crollo per un sopralluogo all'ex cotonificio Bellora, atti a riqualificarla e trasformarla nella odierna area commerciale nel 1993. Restaurato negli anni '90, l'edificio, di proprietà di un imprenditore - a quanto emerso -, non avrebbe subito ulteriori lavori di ristrutturazione. Al suo interno ospitava una pizzeria, un ristorante, una lavanderia e un'attività produttiva e, secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, "non era fatiscente".

Le indagini

Un difetto nell'edificazione della struttura e, in subordine, eventuali manchevolezze nella manutenzione. Sono questi i due binari sui quali la Procura bustocca lavorerà per risalire alle responsabilità del crollo del cornicione della struttura commerciale di Albizzate. La Procura dovrà anche verificare la segnalazione di un dipendente di una delle attività commerciali che, solo pochi giorni prima della tragedia, ha dichiarato di aver notato una crepa su una delle pareti esterne dello stabile. Le condizioni dell'edificio, posto sotto sequestro, così come le decine di documenti relativi alla sua riqualificazione, saranno esaminate da Fabrizio Scanpin e Matteo Goggia (papà della sciatrice Sofia), ingegneri nominati consulenti dal pm Nadia Calcaterra. Qualora dagli accertamenti emergano difetti strutturali risalenti alla ristrutturazione del complesso, il numero degli indagati è destinato a salire. 

A causa del crollo del tetto di un edificio ad Albizzate (Varese), secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, Ë morta una mamma e uno dei suoi bambini mentre un altro figlio Ë stato trasportato in ospedale in elicottero e versa in condizioni molto gravi, 24 giugno 2020. Sembra che la mamma e i due bambini si trovassero per strada e siano stati schiacciati dalle macerie.
ANSA/VIGILI DEL FUOCO
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La tragedia

Una donna, Fauzia Taoufiq, di 38 anni, e i suoi due figli, Soulaymane Hannach di 5 anni, e Yaoucut Hannach, di 15 mesi, hanno perso la vita, travolti dal crollo del cornicione di una ex fabbrica mentre camminavano lungo il marciapiede in via Marconi (FOTO - VIDEO). Insieme a loro anche il terzo figlio della donna, un bimbo di 9 anni, rimasto illeso perché si trovava dall’altro lato della strada. 

Il crollo e i soccorsi

Subito dopo il crollo, sul posto sono intervenuti, poco dopo le 17:30, i Vigili del fuoco, insieme ai sanitari del 118. Per la donna e il figlio di 5 anni non c’è stato nulla da fare: sono morti sul colpo. La bambina di 15 mesi, invece, che si trovava nel passeggino, è stata trasportata in eliosoccorso in gravi condizioni all'ospedale di Gallarate, dove è deceduta poco dopo il suo arrivo. Colpita dai calcinacci anche una donna di 42 anni residente a Cassano Magnago (Varese), ma non è in pericolo di vita.

Messaggi di affetto e cordoglio

Messaggi di affetto e cordoglio continuano ad arrivare da ogni parte d'Italia e in rete, alla famiglia delle vittime, in particolar modo al terzo figlio di Faouza, 9 anni, scampato per un soffio alla stessa drammatica sorte e tristemente testimone oculare dell'accaduto.

A causa del crollo del tetto di un edificio ad Albizzate (Varese), secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, Ë morta una mamma e uno dei suoi bambini mentre un altro figlio Ë stato trasportato in ospedale in elicottero e versa in condizioni molto gravi, 24 giugno 2020. Sembra che la mamma e i due bambini si trovassero per strada e siano stati schiacciati dalle macerie.
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Il sindaco di Albizzate: “Sono miracolato” 

“È da ieri che dico che sono miracolato. Ho preso solo un colpo al braccio e ho respirato la nebulosa di polvere rossa dei mattoni”. Mirko Zorzo, il sindaco di Albizzate (Varese), ha raccontato all’ANSA quesi tragici momenti. Il primo cittadino era sul marciapiede. Si è spostato per far passare la donna con il passeggino "ed è crollato tutto”.

"Loro hanno preso in pieno il cornicione. Io sono finito nella nebulosa rossa di mattoni, ho sentito dei colpi al braccio". Quando la polvere rossa si è posata, ha spiegato Zorzo, "sono andato in mezzo alla carreggiata. Ho capito l'entità di quanto era successo e ho chiamato i soccorsi. Avevo consapevolezza che c'erano delle persone" anche se "non rispondeva nessuno. Dicevo 'ma la signora con il passeggino dov'è?' e non la vedevo da nessuna parte".

"Un'altra mazzata dopo il Covid"

Il sindaco questa mattina ha incontrato la famiglia delle vittime. "Ho parlato con il papà. Gli ho espresso tutta la nostra vicinanza. Fin da subito - ha detto Zorzo - faremo tutto per stargli vicino nei prossimi passi". E anche domani il sindaco tornerà a parlargli per poi decidere se proclamare il lutto cittadino. "Mi incontrerò di nuovo domani con il papà - ha concluso - e faremo le scelte nel rispetto delle loro volontà".

"Sono preoccupato soprattutto per la famiglia di chi è morto - ha proseguito ancora il primo cittadino - ma ci sono anche 60-70 posti di lavoro a cui dobbiamo cercare di dare una risposta il più veloce possibile. Ci stavamo rialzando dopo il lockdown e questa mazzata ci ha ributtati a terra”, ha concluso.

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