“Un palcoscenico per Milano” il titolo scelto per l’edizione 2020 della rassegna, che prevede fino al 3 settembre oltre 40 concerti, 20 spettacoli teatrali e 4 di danza, ad ingresso gratuito o a prezzo calmierato. Gli spettatori potranno partecipare agli eventi solo su prenotazione e l'accesso al Cortile delle Armi sarà contingentato
Prenderà il via il 21 giugno, a Milano, l’edizione 2020 di “Estate Sforzesca”. Fino al 3 settembre, la rassegna prevede 80 appuntamenti dal vivo al Castello Sforzesco, con oltre 40 concerti, 20 spettacoli teatrali e 4 di danza, ad ingresso gratuito o a prezzo calmierato. “Un palcoscenico per Milano” il titolo scelto per la manifestazione - promossa e coordinata dal Comune - che vuole accompagnare la ripresa della città dopo l’emergenza coronavirus. Gli spettatori potranno partecipare agli eventi solo su prenotazione e l'accesso al Cortile delle Armi sarà contingentato: per il momento sono previsti 360 posti a sedere distanziati tra loro, a fronte dei 500 delle edizioni passate. Previsto anche il controllo della temperatura all’ingresso.
I primi appuntamenti
Il programma è ancora in fase di definizione ma il Comune ha già annunciato la prima parte del calendario, che si aprirà il 21 giugno, solstizio d'estate e Festa Europea della Musica, con "L'età d'oro dello swing", con la Civica Orchestra di Fiati di Milano, in collaborazione con la Civica Jazz Band - Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, diretta da Enrico Intra, e Paolo Tomelleri and friends. Novità dell'edizione 2020 è la partecipazione de "La Milanesiana", con Massimo Lopez e Tullio Solenghi (1 luglio). In programma anche Enrico Ruggeri, sempre nell'ambito de "La Milanesiana" (23 luglio), "Sulla morte senza esagerare", spettacolo prodotto dal Teatro Franco Parenti (27 luglio), "Zelig Live Show Summer Edition" (9 agosto), Guido Catalano (28 agosto), Orchestra Verdi (27 e il 30 agosto). “È un grande cartellone che porterà la musica, il teatro, la danza nel cuore della città, e finalmente dal vivo", ha dichiarato l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno.