Milano, Irene Pivetti sarà interrogata venerdì pomeriggio dal pm

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L’ex Presidente della Camera, indagata per riciclaggio, è stata invitata a comparire insieme ad altri tre di sei indagati, tra cui il notaio che avrebbe favorito l’operazione con la Cina

È stato fissato per venerdì pomeriggio l'interrogatorio a Milano di Irene Pivetti, indagata per riciclaggio nell'inchiesta milanese con al centro il gruppo Only Italia da lei presieduto e una serie di operazioni commerciali - in particolare la compravendita di tre Ferrari Gran Turismo - che sarebbero servite per riciclare proventi di una maxi evasione fiscale. Il pm Giovanni Tarzia, titolare dell'indagine, ha inviato all’ex Presidente della Camera e ad altri tre dei sei indagati (tra loro anche Leonardo 'Leo' Isolani, pilota ed ex campione di Gran Turismo) un invito a comparire. Tra loro c’è anche il notaio che avrebbe favorito l'operazione con la Cina, per poi far rientrare i capitali tramite su un conto estero a Isolani, tramite una società polacca, riferibile al gruppo Only. Proprio nell'ufficio di quest’ultimo, depositario degli atti, ieri l'operazione di raccolta documenti ha richiesto parecchie ore.

Le indagini

A quanto trapela, gli inquirenti hanno chiesto rogatorie in tutto il mondo, visto che le ricerche si stanno muovendo - oltre che sui 6 indagati, come persone fisiche - anche su società italiane e straniere. È probabile che i reati si configurino diversamente, e che si ampli l'ipotesi investigativa, con l'autoriciclaggio oltre al riciclaggio, come reati ipotizzati.

Inchiesta su presunta frode di mascherine: atti alla procura di Busto Arsizio

È di competenza della procura di Busto Arsizio, invece, l''indagine sulla presunta frode nelle pubbliche forniture di 15 milioni di mascherine alla protezione civile per 30 milioni di euro e nella quale è indagata Pivetti. Infatti da quando ha riferito il suo difensore, l'avvocato Mirko Palumbo, la procura di Milano che aveva appena ricevuto il fascicolo da quella di Roma ha inviato gli atti per competenza ai pm dell'ufficio in provincia di Varese. E lo stesso hanno fatto gli inquirenti di Siracusa e Savona dove erano stati aperti filoni di indagine. L'unica a non essersi spogliata ancora della competenza, precisa il legale, è la procura di Imperia.

Le perquisizioni della guardia di finanza

Le perquisizioni fatte ieri dal nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Milano nelle sue società sono andate avanti fino alle 3 di notte e hanno coinvolto anche altre 12 sedi di altre società coinvolte nell'inchiesta tra Roma, Brescia e il Mantovano. A quanto trapela, Pivetti, durante le perquisizioni che si sono svolte anche a casa sua, si è detta "serena" e avrebbe ringraziato magistrati e finanzieri per la possibilità di essere convocata in tempo breve per chiarire la sua posizione. Spetterà ora al pm Giovanni Tarzia, che ha seguito fino a notte fonda le operazioni, esaminare la grande quantità di materiale sequestrato, tra documenti informatici e cartacei.

Le analisi sul materiale requisito

Da una prima analisi, il materiale trovato comproverebbe le ipotesi investigative, ovvero il ruolo di intermediazione della Only in operazioni delle società di Isolani per nascondere al fisco alcuni beni (tra cui tre Ferrari). L'Isolani Racing Tema, infatti, nel 2016 vendette marchio, sito web, attrezzature e auto di lusso di una sua società indebitata col Fisco per diversi milioni di euro, al fine di svuotarla, a un'altra sua società con base a San Marino. La quale avrebbe poi venduto di nuovo tutti i beni, comprese le tre Ferrari, a una società di Hong Kong riferibile a Pivetti. La quale avrebbe rivenduto tutto alla società cinese Dahoe, del magnate Zhou Xi Jiang, sempre di Hong Kong. Il tutto celebrando la cessione con un evento a Palazzo Brancaccio a Roma, organizzato proprio da Pivetti. Secondo gli investigatori, però, la compravendita serviva a occultare e al fisco beni perché la società di Isolani era nella lente del fisco per una maxi evasione.

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