Truffa e peculato, arrestato ex sindaco di Santo Stefano Lodigiano

Lombardia
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Le indagini, durate quasi un anno, hanno permesso di far luce, tra le altre cose, su gravi episodi di truffa, per il periodo dal 2014 al 2019, da parte dell’indagato. Sequestrati oltre 39mila euro e di 12 immobili a oggi di proprietà del Comune

L'ex sindaco di Santo Stefano Lodigiano, M. L., è stato arrestato e posto ai domiciliari dalla Guardia di Finanza di Lodi per truffa, peculato, falsità in testamento olografo, turbata libertà degli incanti, istigazione alla corruzione e circonvenzione d'incapace. Per una seconda persona è invece scattato l'obbligo di presentazione alla p.g. nonché il sequestro preventivo di oltre 39mila euro e di 12 immobili a oggi di proprietà del Comune. L’inchiesta è nata a seguito un esposto-denuncia partito, come ha specificato il procuratore della Repubblica di Lodi, Domenico Chiaro, dall'ultimo sindaco in carica, eletto alla fine di maggio dello scorso anno, che aveva rassegnato le proprie dimissioni dopo appena tre mesi di mandato per contrasti con il suo predecessore.

Le indagini

Le indagini, denominate "Fake mayor" e durate quasi un anno, hanno permesso di far luce su gravi episodi di truffa, tra il 2014 il 2019, da parte dell’indagato, che avrebbe falsificato la firma del segretario comunale per ottenere indebiti rimborsi riferibili ai permessi amministrativi concessi dalla società di cui è dipendente per svolgere le sue mansioni di amministratore pubblico in seno a giunte e consigli comunali mai tenutisi.

Inoltre, nel 2018, avendo la tutela provvisoria di una sua concittadina ne avrebbe falsificato il testamento olografo consentendo al Comune di ereditare tutti i beni mobili ed immobili per un valore complessivo di 1 milione di euro. Successivamente, in seguito dell'impugnazione del testamento da parte dei congiunti avrebbe sollecitato gli stessi a rinunciare all'azione civile di accertamento dell'autenticità, offrendogli la cessione di alcuni terreni di proprietà dell'asse ereditario non ancora alienati dal Comune ad un prezzo di molto inferiore a quello di mercato promettendogli, peraltro, di restituirgli la somma pagata per l'acquisto, in contanti. Inoltre avrebbe gestito una licitazione privata del Comune alterandone il funzionamento, e infine avrebbe indotto una persona anziana affetta da parziale infermità psichica a firmare un testamento olografo nel quale gli indagati erano costituiti eredi del patrimonio mobiliare ed immobiliare. 

Altri accertamenti ancora in corso

Gli accertamenti sono tuttora in corso e risultano altri indagati, attualmente non sottoposti a misure cautelari. Si cerca di comprendere per quale motivo sarebbero stati compiuti dall'ex sindaco reati con benefici patrimoniali, in prima battuta, per il Comune da lui amministrato.

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