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Codogno, 2 giugno: infermiera commossa nel saluto a Mattarella. VIDEO

Lombardia

Giovanna Boffelli, infermiera volontaria in servizio a Codogno, non ha trattenuto l'emozione davanti al presidente della Repubblica in visita nel paese del Lodigiano al centro dell'epidemia causata dal coronavirus

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“Signor presidente, è con profonda e sentita gratitudine che oggi la incontriamo personalmente nella nostra città di Codogno così duramente provata dall'emergenza epidemiologica”, sono le parole pronunciate con la voce colma di emozione davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da Giovanna Boffelli, infermiera volontaria in servizio a Codogno. Giovanna in questi mesi si è impegnata molto per il paese finito al centro dell'epidemia di coronavirus, aiutando come volontaria chi aveva più bisogno. (MATTARELLA IN VISITA A CODOGNO - FOTO)

Giovanna: “Ho vissuto la storia di queste persone ammalate”

“Sono facile alla commozione", ha poi detto il tenente della Croce Rossa Italiana, direttrice amministrativa di scuola e ora in pensione. "Ho vissuto veramente questo periodo perché andavo nelle case delle persone, ho incominciato il 26 febbraio facendo iniezioni a chi aveva bisogno". E il bisogno è aumentato sempre più. “Ho fatto fino 21 iniezioni al giorno, 16-17 persone tutti i giorni per un periodo lungo e non ho ancora finito – ha aggiunto la donna – Ho vissuto la storia di queste persone ammalate in casa. Non erano numeri ma storie di persone, ammalati che in casa erano sole e cercavano un perché". Il presidente "voleva forse parlarmi ma l'hanno bloccato, meglio così – ha proseguito Giovanna - perché mi sarei commossa di più. Mi ha nominato due volte, vuol dire che anche lui ha capito che era un volontariato". "Questa visibilità mi imbarazza, lascio agli altri la presenza. Senz'altro mi farebbe piacere un invito" al Quirinale, ha concluso la donna.