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Tangenti in Lombardia, pm: “Caianiello coordinava il sistema”

Lombardia

Lo scrivono i magistrati nell'avviso di chiusura dell'inchiesta 'Mensa dei poveri' inviato a 34 indagati nel quale viene ribadito il ruolo svolto, secondo l'accusa, dall'ex coordinatore di Forza Italia a Varese

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Ci sono una decina di persone in più e una società, la Tigros, nella chiusura del secondo filone dell'inchiesta 'Mensa dei Poveri' notificata complessivamente a 34 indagati, tra cui l'ex eurodeputata azzurra Lara Comi, e nella quale si ribadisce ancora una vola il ruolo di 'burattinaio' di Nino Caianiello, nel sistema ipotizzato dalla Procura di Milano di mazzette, appalti pilotati e finanziamenti illeciti in Lombardia.

La chiusura delle indagini

Nell'avviso di conclusione delle indagini, 46 pagine in tutto, Caianiello viene descritto come colui che "sovrintende e coordina tutte le attività dell'associazione, impartisce direttive agli altri partecipi, definendone i compiti e modalità operative",ma soprattutto è colui che "mantiene i rapporti con gli esponenti del mondo politico, essendo figura di assoluto rilievo nel panorama politico di Forza Italia, a livello quantomeno regionale". L'ex coordinatore di FI a Varese, carica che "di fatto" avrebbe sempre ricoperto, "per il ruolo di primo piano che svolge nel contesto politico, e quindi nelle assemblee degli enti locali ove il partito in cui milita rappresenta una formazione politica di maggioranza - si legge nell'atto - riesce ad influenzare gli organi amministrativi competenti per il buon esito delle procedure amministrative". Inoltre, sarebbe riuscito anche a controllare "società a partecipazione pubblica (...) grazie alla sistematica collocazione di persone, a lui strettamente e fiduciariamente riferibili, nei posti apicali di governance".

Il ruolo di Caianiello secondo gli inquirenti

In definitiva secondo inquirenti e investigatori avrebbe avuto la "funzione di raccordo" tra gli amministratori locali "con gli esponenti regionali e provinciali del mondo politico e delle istituzioni". L'avviso di chiusura delle indagini riguarda, oltre a una decina di figure minori di cui finora non si era venuti a conoscenza della loro iscrizione nel registro degli indagati , la Tigros , la società titolare della nota catena di supermercati in qualità di ente e in relazione al reato di corruzione contestato al suo patron, cioè a Paolo Orrigoni. Non è escluso che alcuni ritentino la strada del patteggiamento e Caianiello chieda il processo in abbreviato.