Nelle periferie di Milano la rete QuBì aiuta i bambini delle famiglie in difficoltà a svolgere la didattica online consegnando i dispositivi necessari
"Con il computer mi trovo meglio, con il telefono avevo dei problemi a seguire le lezioni". Lo racconta Karim, bambino di 10 anni che abita in Giambellino, periferia di Milano, a cui è stato consegnato un computer da un'educatrice della rete QuBì per permettergli di seguire le lezioni online durante l'emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - L'EMERGENZA IN LOMBARDIA). Il bambino frequenta la quinta elementare in una scuola pubblica, senza tablet non può seguire le lezioni a distanza delle maestre.
L'attività della rete QuBì
L'associazione ha rilevato un grande bisogno di dispositivi, tablet o pc per collegarsi a internet. Su questo aspetto la rete ha lavorato insieme alle scuole per costruire un elenco di quelle che sono le famiglie sprovviste di dispositivi, stilando un elenco di circa 150 famiglie e ponendo particolare attenzione ai nuclei numerosi dove un dispositivo non è sufficiente. Nella sede della rete Giambellino Lorenteggio e dell'organizzazione, inoltre, i ragazzi possono contare sull'aiuto concreto dei volontari che li aiutano.
"Non vedo l'ora di tornare a scuola"
"Voglio tornare a scuola - racconta Karim - per rivedere le mie maestre dal vivo, non vedo l'ora. In video lezione le maestre non si esprimono proprio come se fossero dal vivo. Quando facevamo lezione dal vivo spesso riuscivano anche a farci ridere".
Il racconto della madre
"Ci sono tante altre famiglie nelle stesse nostre condizioni, spesso anche peggiori", spiega la madre, la quale racconta che fino a poco tempo fa non avevano neppure la connessione internet in casa. "Io sono contenta perché loro sono bravi. Io dico sempre: noi possiamo avere una situazione difficile, ma ci sono tante altre che hanno una situazione molto più complicata della nostra, magari molto difficile".