Droga a Lodi, spacciavano in parchi vicino scuole: 7 arresti

Lombardia

La questura ha ammanettato i soggetti con l’accusa di aver creato una rete di spaccio in diversi parchi cittadini consolidata almeno a partire dal 2018. Per uno solo è stata disposta la detenzione in carcere. Altri due indagati sono a piede libero

La questura di Lodi, nell'ambito dell'operazione "Hide and Seek" - ovvero “nascondino” - ha arrestato a Lodi sette cittadini del Gambia con l'accusa di aver creato una rete di spaccio in diversi parchi cittadini consolidata almeno a partire dal 2018. Lo spaccio di marijuana e hashish avveniva vicino alle scuole superiori. Per sei componenti della "rete criminale", così come definita dalla Procura della Repubblica lodigiana, sono stati disposti gli arresti domiciliari: per il settimo la detenzione in carcere. Restano, in più, due indagati a piede libero.

L’inchiesta

I pusher che venivano fermati erano in possesso solo di una o due dosi, cavandosela con ipotesi di lievi entità. Il ripetersi, però, nei mesi, dei nominativi delle persone denunciate, arrestate o identificate nei luoghi di spaccio in più occasioni, ha portato gli agenti, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Lodi, a indagare per ricostruire la rete dei contatti e il loro modus operandi. Dopo aver scavato buchi nel terreno nel verde, ci nascondevano lo stupefacente, recuperando, di volta in volta, solo il quantitativo richiesto dagli acquirenti che gli si avvicinavano.

Il modus operandi

Erano ben organizzati anche i turni di guardia: con una persona che si staccava dal gruppo e, a piedi o in bicicletta, girava intorno alla zona per segnalare eventuali arrivi delle forze dell'ordine. In un caso, il presunto coordinatore dello spaccio, ha lanciato una bicicletta addosso ai poliziotti per cercare di proteggere la fuga di un complice. 

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