Coronavirus, da gennaio a oggi 1.998 morti nelle Rsa bergamasche

Lombardia
Immagine di archivio (Agenzia Fotogramma)

Gli anziani deceduti nelle 65 case di riposo in provincia del capoluogo lombardo sono stati 1.322 in più di quelli registrati nello stesso periodo del 2019. Lo ha reso noto il procuratore aggiunto della Repubblica di Bergamo, Maria Cristina Rota 

Dal primo di gennaio a oggi gli anziani morti nelle 65 Rsa della provincia di Bergamo sono stati 1.998, ossia 1.322 in più rispetto a quelli registrati nello stesso periodo del 2019 (LE INCHIESTE MILANESI - LA SITUAZIONE AL DON GNOCCHI). Nel suddetto lasso di tempo, infatti, i decessi erano stati 676. Lo ha reso noto il procuratore aggiunto della Repubblica di Bergamo, Maria Cristina Rota (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA).

L’indagine

Il dato relativo ai decessi è emerso dall'indagine aperta in seguito a 13 esposti e che riguarda altrettante strutture. Dall'inchiesta per epidemia colposa e omicidio colposo, ancora a carico di ignoti, risulta anche che soltanto 8 di tutte le 65 Rsa della Bergamasca hanno accolto dei malati di Covid dimessi dagli ospedali.
Nell'indagine, coordinata dai pm di Bergamo e affidata ai carabinieri del Nas di Brescia, sono stati acquisiti anche i dati relativi alle morti avvenute nelle 65 Rsa negli stessi periodi nel 2017 e nel 2018: i decessi registrati sono stati rispettivamente 676 e 716.

L'inchiesta di Alzano

L'inchiesta per epidemia colposa a carico ancora di ignoti sull'ospedale di Alzano va avanti, anche con la convocazione negli uffici della procura (ovviamente nel massimo rispetto delle norme di sicurezza) di testimoni, come parenti dei pazienti morti, operatori e giornalisti, è stato aperto da poco un filone di indagine in base alle denunce dei medici che operano sul territorio sulla mancanza di dispositivi di protezione. Filone su cui si stanno effettuando gli accertamenti per appurare a chi spettava l'approvvigionamento.

Milano: I più letti