Coronavirus Milano, Sala: “Riapriamo i parchi ma se ci sono rischi li chiudiamo”
LombardiaA Milano abbiamo 25 milioni di metri quadrati di verde tra pubblico e privato - ha sottolineato il sindaco -. Sarebbe irrealistico promettere una vera vigilanza e che tutto sia assolutamente nel rispetto delle regole. Quindi mi appello al buonsenso"
"Noi riapriamo i parchi, ma se con la riapertura dovessimo vedere elementi di rischio li richiuderemo". Lo sostiene il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel consueto messaggio giornaliero postato sui social network parlando della riapertura dei parchi prevista nella fase due (DATE E CALENDARIO - IL DISCORSO DI CONTE - LA FASE 2 A MILANO) dell'emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - L'EMERGENZA IN LOMBARDIA). Il 4 maggio, infatti, come previsto dal decreto del governo, anche il Comune di Milano riaprirà i parchi cittadini,
"Irrealistico promettere una vera vigilanza"
"È giusto ora riaprire - ha spiegato Sala -, ma vi segnalo che a Milano abbiamo 25 milioni di metri quadrati di verde tra pubblico e privato, che vuol dire 18 metri quadrati di verde ciascuno. Li riapriamo e cerchiamo di vigilare che non ci siano assembramenti e che vengano utilizzati in modo corretto, - ha aggiunto -, ma sarebbe irrealistico promettere una vera vigilanza e che tutto sia assolutamente nel rispetto delle regole. Quindi mi appello al vostro buonsenso, alla vostra buona volontà".
Il ritorno del sindaco a Expo
All'inizio del video Sala si trova a Expo, area che adesso si chiama Mind e sta diventando un distretto legato all'innovazione e alla ricerca. "Vi ricordate del padiglione del Brasile e della sua rete? Qua sta sorgendo il nuovo ospedale Galeazzi con 600 posti letto e novemila persone che transiteranno giornalmente. - ha spiegato - I lavori sono in corso e la settimana prossima saranno ancora a pieno regime, con 300 persone al lavoro e la chiusura dei lavori è prevista per il 2022. Una delle eredità di Expo con Human Technopole, il campus dell'università Statale, in questa area che ora si chiama Mind. Mi ricordo bene quel 29 aprile 2015 - ha sottolineato il sindaco - esattamente cinque anni fa. Mi ricordo in particolare le notti, avevamo due notti di lavoro prima dell'apertura. Ero qui con il mio team e di fianco a me il capo cantiere, Romano Bignozzi, 78 anni, questo a proposito dei cosiddetti anziani - ha ricordato Sala parlando dalla piazza dove si trovano l'albero della vita e Palazzo Italia simboli dell'esposizione -. Pioveva a dirotto, sembrava impossibile riuscire a completare tutto e ad un certo punto Romano mi dice, 'capo sei troppo stanco, vai a dormire qualche ora', erano le 3 di notte. Io sono andato a dormire, sono ritornato alle 8 e già qualche incredibile passo avanti era stato fatto. Il miracolo della volontà".