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Coronavirus Lombardia, Tar: stop a ordinanza su e-commerce

Lombardia
Foto di archivio (Getty Images)

"L'ordinanza - si legge nel decreto del Tar - disattendendo i propositi enunciati e ponendosi in contrasto con la normativa emergenziale contenuta nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ha ampliato, anziché restringere, le attività consentite"

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L'istanza dei sindacati contro le ordinanze della Regione Lombardia sulle attività di e-commerce è stata accolta dal Tar della Lombardia. Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil avevano chiesto l'immediata interruzione delle attività di e-commerce "che le ordinanze di Regione Lombardia avevano nei fatti - sostengono i sindacati - deregolamentato e reso libere, in contrasto con i Decreti del Governo con i quali si sono limitate una serie di attività produttive per contenere la diffusione del Coronavirus" (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - L'EMERGENZA IN LOMBARDIA).

Il decreto del Tar

"L'ordinanza - si legge nel decreto del Tar - disattendendo i propositi enunciati e ponendosi in contrasto con la normativa emergenziale contenuta nel d.l. e nel Dpcm citt., ha ampliato, anziché restringere, le attività consentite, autorizzando il commercio al dettaglio di tutte le merci, a fronte di un Dpcm che limitava il commercio solo a precisate categorie merceologiche ritenute essenziali o strategiche".

I sindacati: "Un risultato a tutela dei lavoratori"

"Il Decreto del Tar - commentano i sindacati - raccoglie quanto avevamo denunciato per settimane e quanto aggravato dalle Delibere di Regione Lombardia, un risultato a tutela dei lavoratori che dimostra che quando il sindacato confederale segnala un problema e fa una proposta non è mai pretestuosa".