Da una prima analisi delle cartelle sarebbero emerse "criticità", con molti pazienti ricoverati con polmoniti, sintomi da insufficienza respiratoria e cardiopatie, anche prima dei trasferimenti dagli ospedali post-epidemia (tra l'8 e il 13 marzo)
Le verifiche di investigatori e inquirenti, sulle centinaia di cartelle cliniche raccolte per un periodo che va da gennaio in avanti, si stanno concentrando anche sugli "ingressi" cosiddetti "pringe", ossia di pronto intervento geriatrico per pazienti di ospedali trasferiti temporaneamente in degenza al Pio Albergo Trivulzio. Così come anche in altre Rsa milanesi nelle quali, forse anche per una commistione tra pazienti e anziani, si è diffuso il contagio Covid. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)
Le analisi delle cartelle
Da una prima analisi delle cartelle sarebbero emerse "criticità", con molti pazienti ricoverati con polmoniti, sintomi da insufficienza respiratoria e cardiopatie, anche prima dei trasferimenti dagli ospedali post-epidemia (tra l'8 e il 13 marzo). Gli inquirenti hanno suddiviso in tre aree le verifiche sulle cartelle: quelle dei decessi, quelle dei nuovi ingressi di pazienti, quelle degli anziani più gravi curati nella struttura senza essere portati nei pronti soccorso, come prevedevano le indicazioni regionali. Anche sulle delibere della Regione, infatti, la Procura sta indagando. Anche perché l'ispezione ministeriale relativa al Pio Albergo Trivulzio di Milano "è ancora in corso". Lo ha reso noto il ministero della Salute. "Sono in valutazione da parte dei tecnici ulteriori documentazioni e, solo al termine di queste analisi - afferma il ministero - sarà completata la relazione definitiva, come già affermato nella giornata di ieri dalla sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa".
Trivulzio: “La Centrale agiva in cooridnamento con l'Unità di crisi regionale”
La " Centrale Unica Regionale Dimissione Post Ospedaliera", istituita sulla base della delibera dell'8 marzo per trasferire pazienti Covid dagli ospedali verso le Rsa e la cui "costituzione e gestione" è stata affidata al Pio Albergo Trivulzio di Milano, operava "in coordinamento con l'Unità di Crisi regionale". Lo si legge in un documento del 24 marzo scorso firmato dal dg del Trivulzio Giuseppe Calicchio. Nel documento della Direzione generale del Pio Albergo Trivulzio, con cui vengono nominate due figure, un direttore sanitario e un direttore operativo, per gestire la Centrale, si dà conto della nota inviata dalla Direzione generale Welfare della Regione al Trivulzio il 10 marzo, due giorni dopo la delibera regionale e con cui l'amministrazione ha affidato appunto la gestione della centrale di trasferimento dei pazienti al Pio Albergo Trivulzio. Nel documento vengono elencati i compiti di questa nuova struttura: "facilita i rapporti tra struttura dimettente e strutture accettanti, garantendo la pianificazione, la regia e il monitoraggio d'esito dell'intero percorso assistenziale che si colloca tra la dimissione ospedaliera e il rientro al domicilio". E "opera in coordinamento con l'Unità di Crisi regionale" e si rapporta con "la centrale di coordinamento dei letti ospedalieri istituita presso l'Ospedale Sacco". E il medico "con funzioni di Direttore Sanitario garantisce il coordinamento e il confronto con la Centrale di coordinamento dei letti ospedalieri" del Sacco.