Coronavirus, F. Sala: "In Lombardia 56.048 casi, 216 decessi in più"

Lombardia
Fabrizio Sala (ANSA)

Diminuiscono i ricoverati in terapia intensiva che sono 1202, con un calo di 34, mentre i ricoverati non in terapia intensiva sono 11.877, con un aumento di 81

In Lombardia cala la crescita del numero dei morti e il dato sui ricoverati in terapia intensiva. Lo ha annunciato il vice presidente della Regione, Fabrizio Sala, nell'aggiornamento giornaliero sull'emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - L'EMERGENZA IN LOMBARDIA). Sala ha riportato che i casi positivi sono 56.048, con una crescita di 1246, mentre ieri erano stati 1388. Diminuiscono i ricoverati in terapia intensiva: sono 1202, con un calo di 34, mentre i ricoverati non in terapia intensiva sono 11.877, con un aumento di 81. Cala anche la crescita dei deceduti che sono in totale 10.238, con un aumento di 216 morti mentre ieri erano stati 300 (MORTI IN LOMBARDIA, IL CONFRONTO DEI DATI ISTAT).

Contagi in calo anche a Milano

Contagi in calo a Milano, soprattutto contando la provincia dove sono 269, ieri 440, per un totale di 12.748 mentre il focus sulla città dà una diminuzione meno netta con 127 nuovi casi rispetto ai 155 di ieri, per un totale di 5106. Stabili i dati delle due province più colpite: a Brescia 247 nuovi casi, ieri erano 213 (totali 10.369), a Bergamo 108 mentre ieri erano 112 (totali 10.151). Como registra un aumento di 81 casi (1686 totali) e continua a crescere anche Varese con 98 nuovi contagi (1589 totali). Cremona, quarta provincia più colpita con 4562 casi, fa registrare più 73 casi rispetto a ieri.

"Stiamo combattendo contro nemico invisibile, non tra noi"

I numeri in Lombardia calano, "ma vogliamo che il tasso scenda più velocemente, con meno positivi, meno ricoveri e meno decessi - ha affermato Sala -. Stiamo combattendo un nemico comune, invisibile, di cui sappiamo poco - ha detto Sala - e ci auguriamo ogni giorno di saperne di più. Non stiamo combattendo tra di noi, evitiamo le polemiche e impegniamoci tutti a sconfiggere questa pandemia".

"Troppi spostamenti verso seconde case"

"Abbiamo preso alcuni comuni - ha dichiarato il vice presidente -, non diremo quali, che si trovano sulle direttrici verso i luoghi di villeggiatura e la mobilità è più alta. Questo dato lo daremo alle prefetture, può essere un dato anomalo o può essere che qualcuno si sta recando nelle seconde case: non fatelo, Pasqua va fatta a casa". Per quanto riguarda i capoluoghi di provincia, Sala ha spiegato che la mobilità è "molto alta" a Varese (68%) e Lodi (67%) mentre Milano (35%) fa registrare "un buon dato. I controlli sono aumentati, io stesso oggi sono stato oggetto di due posti di blocco e ben venga", ha concluso.

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