Coronavirus, sindacato medici Lombardia: fare tampone almeno a operatori sintomatici

Lombardia
Immagine di archivio (Agenzia Fotogramma)

Le varie associazioni hanno evidenziato che i sanitari che presentano sintomi “sono lasciati senza sorveglianza”. In una lettera, gli enti chiedono “con forza” che il test venga fatto alle suddette persone, riservandosi “eventuali azioni a tutela dei nostri colleghi” 

Anaao Assomed Lombardia e altre sigle sindacali di medici e dirigenti sanitari sottolineano che nel territorio regionale "gli operatori sanitari sintomatici sono lasciati senza sorveglianza" ed è "imprescindibile l'esecuzione del tampone a tutti gli operatori sintomatici, al lavoro o al domicilio, per la salute di tutti". Le associazioni lo hanno evidenziato attraverso "una lettera di denuncia ai massimi vertici della sanità lombarda, perché vengano rettificate le generiche disposizioni contenute nelle note sulla sorveglianza del 29 marzo e del 4 aprile" (LA DIRETTA - LA SITUAZIONE A MILANO E IN LOMBARDIA).

La lettera dei sindacati

Nella lettera le associazioni chiedono "con forza" che il tampone venga "fatto almeno a tutti gli operatori sintomatici a prescindere dal momento e dal luogo in cui insorgono i sintomi" e si riservano "eventuali azioni a tutela dei nostri colleghi". Stefano Magnone, segretario Anaao Lombardia, spiega inoltre che è “gravissimo che le misure stabilite non vengano rispettate”. E aggiunge: “Stiamo parlando della salute del nostro personale sanitario che deve essere messo nelle condizioni di portare avanti il proprio lavoro in sicurezza e non diventare esso stesso causa della propagazione del contagio".

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