Coronavirus, Gallera: "In Lombardia 10mila ricoverati, calo dei morti"

Lombardia
Foto di archivio

Il numero dei decessi giornalieri è di 296, per un totale di 4178 deceduti nella regione. Sale a 10.026 il numero delle persone non in terapia intensiva

In Lombardia rallentano sia la crescita dei contagiati che quella dei deceduti. A riferirlo è l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, riportando i nuovi dati del contagio in diretta Facebook (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - L'EMERGENZA IN LOMBARDIA - LA SITUAZIONE A MILANO). 

I dati

Il numero dei positivi sale a 32346, ovvero 1643 più di ieri, giorno in cui erano stati 1942. Il numero dei decessi giornalieri è di 296, per un totale di 4178 morti. Sale a 10.026 il numero delle persone non in terapia intensiva (315 in più da ieri) mentre in quest'ultima sono ricoverati 1236 pazienti, con un aumento di 42 unità.

"Bertolaso? Oggi l'ho sentito tre volte, è sempre sul pezzo"

"Ho sentito Bertolaso tre volte oggi. È sempre più sul pezzo", ha detto Gallera parlando dell'ex capo della protezione civile, ricoverato per Coronavirus all'ospedale San Raffaele. "Lo ringraziamo per quello che sta facendo e lui - ha concluso - sente i lombardi vicini".

"Trattiamo come Covid chi ha dal raffreddore in su"

"Quello che ha iniziato a fare la Lombardia è considerare tutti i pazienti come Covid positivi, dal raffreddore in su e ha inizio la sorveglianza con telemedicina, WhatsApp e via dicendo", ha dichiarato l'assessore tornando a parlare del monitoraggio previsto dai medici di base. Su questo aspetto, ha spiegato, si è svolto oggi un incontro con i rappresentanti sindacali dei medici di medicina generale. Per quanto invece riguarda i tamponi, Gallera ha ribadito che la Lombardia segue le direttive del Ministero, che li prevede "solo per i sintomatici".

"La pressione sui pronto soccorso è in calo"

"La pressione sui pronto soccorso è in calo e questo dato, che è la voce della trincea, è costante", ha precisato Gallera. Tutti i dati mostrano, ha aggiunto, "un trend che è sceso rispetto alla settimana scorsa e ora sono costanti, stiamo su uno scalino più basso". L'assessore ha poi sottolineato che a Brescia la collaborazione pubblico privato ha permesso di recuperare posti letto per i malati e grazie a questo "non c'è necessità dell'ospedale da campo".

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