Le persone ricoverate oggi sono 9.266, mentre ieri erano 9.439, quindi 173 in meno, ha spiegato Gallera. In calo anche i dati relativi ai nuovi casi positivi e ai decessi. Al via in Lombardia la sperimentazione del farmaco Avigan
"Oggi si conferma il trend in calo, possiamo dire che è il primo giorno positivo". Lo ha detto l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, nella diretta Facebook per fare il punto sulla emergenza coronavirus in Lombardia. Gallera ha sottolineato che per il terzo giorno i dati sono in calo, aggiungendo che "non è il momento per cantar vittoria ma finalmente vediamo una luce in fondo al tunnel". "Il dato più bello", ha continuato Gallera, è il calo dei ricoveri, dato che è "il primo giorno che questo succede": le persone ricoverate oggi sono 9.266, mentre ieri erano 9.439, quindi 173 in meno.
In calo nuovi casi positivi e decessi
Calano anche i dati relativi ai contagiati e ai decessi: i pazienti positivi sono 28.761, 1.555 in più rispetto a ieri, e le persone morte sono 3.776, 320 in più. Ieri c'era stato un aumento di 1.691 casi, mentre i morti erano stati 361. Lo ha riferito l'assessore Gallera, aggiungendo che le persone ricoverate in terapia intensiva sono 1142, 41 in più rispetto a ieri.
A Milano e provincia crescita dei positivi dimezzata
Si è ridotta di quasi il 50% la crescita di casi positivi sia a Milano città che in tutta la provincia. Secondo i dati resi noti dall'assessore Gallera, i positivi a Milano città sono 2176 con un aumento di 137 casi, mentre ieri l'incremento era stato di 210 casi e due giorni fa di 279. In tutta la provincia i positivi sono 5326, con un aumento di 230, mentre ieri erano 424 in più e l'altro ieri 868.
In calo casi a Bergamo, crescono a Brescia
Secondo i dati forniti dall'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, nella provincia di Bergamo ci sono 6471 positivi, con una crescita di 255 nuovi casi, mentre ieri era stata di 347 e l'altro ieri di ben 715. A Brescia invece, i positivi sono 5905, con una crescita di 588 nuovi casi, mentre ieri erano stati 289 e l'altro ieri 380. Nella provincia di Lodi, la prima colpita in Italia dal coronavirus, i contagiati sono 1817, con 45 nuovi casi, ieri erano 79 e l'altro ieri 96.
"No a tamponi random"
"I tamponi vogliamo farli e li facciamo a tutti coloro che hanno bisogno ma vogliamo mirare in maniera selettiva le persone a cui farlo - ha poi aggiunto l'assessore al Welfare -. Al nostro personale in ospedale prendiamo da oggi la temperatura a tutti e, appena hanno 37.5, li mandiamo a fare i tamponi". Tuttavia, ha sottolineato, "non vogliamo fare random fuori da un supermercato i tamponi a qualcuno". "Vi chiediamo di stare a casa - ha proseguito Gallera - chi ha l'influenza, chi ha un raffreddore stia a casa, anche solo con un raffreddore rafforzato. Poi vi teniamo monitorati, e se peggiorate è il medico di medicina generale che vi manda a fare il tampone", perché "se ne facciamo troppi il sistema ci impiega troppo tempo e non sarebbe efficace".
Al via la sperimentazione dell'Avigan in Lombardia
La sperimentazione dell'Avigan, nome commerciale del farmaco favipiravir, autorizzata dall'Aifa per i trattare i pazienti positivi a coronavirus, inizierà anche negli ospedali lombardi. Lo ha annunciato, in diretta Facebook,Gallera insieme all'assessore regionale al Bilancio Davide Caparini. Caparini, che è anche membro dell'Aifa, ha spiegato che "è importante capire" che il farmaco "è in fase di sperimentazione" e "non ci sono dati certi. La sperimentazione partirà, sarà definita la modalità di somministrazione nel rispetto del volere del paziente, ma servirà tempo per capire" l'effettiva efficacia, ha aggiunto Caparini. L'assessore ha spiegato che in Giappone il farmaco "è diventato da banco già dal 2014 per la lotta all'influenza". Nella caso del Covid-19, sempre in Giappone, "è stato testato su 80 pazienti e ha dato dei risultati positivi ancora tutti da verificare". L'assessore ha tenuto a sottolineare che "è importante pensare positivo, essere fiduciosi sulla ricerca della case farmaceutiche, dei centri di ricerca e dei tantissimi scienziati che in ogni angolo del mondo stanno studiando come sconfiggere questo terribile virus" ma "è altrettanto vero che in questo caso dovrà essere testato, verificato ed è quello che faranno i nostri ospedali. Ringraziamo il ministro Speranza che ha accolto il nostro accorato appello per dare la possibilità da subito di testarlo e di verificarne e le effettive potenzialità".