Coronavirus Lombardia, Gallera: “4.189 casi, 267 i decessi”

Lombardia
L'assessore di Regione Lombardia al Welfare, Giulio Gallera

L’assessore regionale al Welfare, durante la diretta Facebook, ha fatto il punto sulla situazione: “Le persone dimesse sono 550”. Ha poi aggiunto: “Ridurre drasticamente qualsiasi tipo di attività sociale, l’unica arma che abbiamo è rimanere a casa” 

L’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, durante l’odierna diretta Facebook ha fatto il punto della situazione in Lombardia circa l’emergenza coronavirus (LA DIRETTAGLI AGGIORNAMENTILA SITUAZIONE IN ITALIA).

Il bollettino sui contagi

Gallera ha illustrato il bollettino quotidiano sul numero dei contagiati, definendolo “impressionante”: 4.189 i contagiati (in aumento di 769), 267 i deceduti, 2.217 i ricoverati non in terapia intensiva (aumentati di 556), 399 quelli in terapia intensiva (il 65 per cento dei quali ha più di 65 anni), 756 in isolamento domiciliare, 550 dimessi. I posti in terapia intensiva a disposizione sono ora 497. L’assessore ha spiegato che per quanto riguarda i posti letto negli ospedali, in quel reparto, si tratta di "una corsa contro il tempo": oggi sono 399 le persone in terapia intensiva, 40 in più di ieri. “Di queste – ha spiegato Gallera – il 45 percento ha meno di 65 anni”.

Gallera sul decreto: “Le interpretazioni le darà il governo”

L’assessore regionale al Welfare, circa il decreto firmato nella notte tra sabato 7 e domenica 8 marzo e che ha creato “dubbi” nei cittadini, ha dichiarato: “Le interpretazioni le dovrà dare il governo che lo ha scritto, recependo solo in parte le indicazioni della Regione". Gallera ha inoltre dichiarato che è possibile muoversi per andare al lavoro, recarsi nel proprio domicilio o per motivi di salute, aggiungendo che "le attività produttive in questa fase il governo ha ritenuto dovessero essere preservate". 
Dal prossimo 11 marzo verranno inoltre riattivate le sedute per le vaccinazioni, che erano state sospese. Come ha ribadito Gallera, l’emergenza coronavirus “non può interferire” con tale necessità.

L’assessore al Welfare: “Ridurre in maniera drastica attività sociale”

L’assessore regionale al Welfare, sulla base del decreto, ha affermato che "bisogna ridurre in maniera drastica qualunque tipo di attività sociale”, perché “è l'unica arma per ridurre la diffusione del virus". Ha inoltre aggiunto che dal provvedimento giunge un "forte monito, una posizione formale. Sono consentiti gli spostamenti dal proprio domicilio al lavoro e dal lavoro al proprio domicilio" oltre a quelli "strettamente necessari legati al mangiare, alle medicine, alle emergenze sanitarie". Gallera ha poi affermato: "Non esistono farmaci specifici per combattere il coronavirus, proviamo a dare farmaci per altri tipi di virus ma abbiamo alcuna certezza che funzionino ed un vaccino sarà pronto tra mesi".

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