Milano, presidio lavoratori Air Italy sotto il palazzo della Regione Lombardia. VIDEO

Lombardia
Il presidio

I lavoratori cercano di portare all'attenzione della politica le loro richieste: avere più tempo per trovare soluzioni alternative e trovare investitori che abbiano la capacità e la serietà di investire in una compagnia aerea

Alle 10:30 di questa mattina, davanti alla sede della Regione Lombardia, a Milano, si è tenuto un presidio al quale hanno preso parte oltre 200 dipendenti di Air Italy. La mobilitazione è stata decisa ieri pomeriggio durante l’assemblea convocata da tutte le sigle sindacali che si è svolta a Malpensa: "Lavoro, lavoro", "noi vogliamo lavorare", il loro appello, '#salviamoairitaly' l'hashtag riportato sulle loro magliette, per la quale ognuno ha versato un contributo di 5 euro.
C’è profonda amarezza tra i dipendenti (900 a Malpensa), piloti, assistenti di volo, tecnici manutentori raggiunti all’improvviso l’11 febbraio dalla comunicazione della società della messa in liquidazione in bonis. Una decisione che getta nello sconforto 1.600 famiglie. Adesso i lavoratori cercano di portare all'attenzione della politica le loro richieste: avere più tempo per trovare soluzioni alternative e trovare investitori che abbiano la capacità e la serietà di investire in una compagnia aerea e tempo di avere la possibilità di dare un minimo di paracadute alle famiglie coinvolte.

L'incontro con il presidente Fontana

Una delegazione di lavoratori ha incontrato a Palazzo Lombardia il governatore lombardo, Attilio Fontana, e l'assessore ai Trasporti, Claudia Terzi, per confrontarsi sulla situazione dopo l'avvio della procedura di licenziamento per i dipendenti della compagnia aerea. L'incontro è propedeutico a quello che si terrà il 20 febbraio al Ministero dei Trasporti. Il presidente della Regione Lombardia ha spiegato: "Non siamo ancora arrivati alla definizione di una vera e propria cabina di regia, ma vogliamo far capire a tutti che siamo concretamente attenti al problema e stiamo già facendo tutte le valutazioni del caso. All'incontro di giovedì andremo anzitutto ad ascoltare le proposte del Governo che è il primo interlocutore istituzionale in questa crisi e deve assumersi le proprie responsabilità. Da parte nostra, saremo pronti a mettere in campo le nostre proposte".
"Il presidente Fontana ha manifestato grande attenzione per noi e per i lavoratori dell’indotto", ha dichiarato Rosario Caciuottolo, coordinatore della Uilt-Uil per il Gruppo. "Ci ha detto di aver preso contatti con il presidente della Regione Sardegna e noi gli abbiamo chiesto un coordinamento tra i due governatori perché, come per noi sindacalisti, Olbia e Malpensa sono una sola azienda", ha concluso il sindacalista.  

L'assemblea di ieri

Dopo il sit-in della scorsa settimana, i lavoratori ieri mattina si sono riuniti per un nuovo presidio nei pressi dell'area dei check-in di Air Italy e Qatar Airways all’aeroporto di Malpensa e Olbia. Al Terminal 2, invece, c'è stata un’assemblea. Oltre 250 dipendenti si sono riuniti nella palazzina di Sea per dire "non vogliamo essere liquidati", come recitava uno striscione. 

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