Incendio bus, Corte d’assise: "2 mesi per perizia psichiatrica su Sy"
LombardiaI professionisti, nominati dai giudici, dovranno giudicare se il 47enne, che il 20 marzo del 2019 diede alle fiamme un bus con dentro 50 ragazzi, 2 docenti e una bidella a San Donato Milanese, fosse o meno capace d’intendere e volere
Serviranno due mesi per effettuare la perizia psichiatrica su Ousseynou Sy (CHI È), il 47enne senegalese accusato di strage, sequestro di persona e incendio per aver dirottato e dato alle fiamme un bus con 50 ragazzini, 2 insegnanti e una bidella lo scorso 20 marzo 2019 (LE FOTO) a San Donato Milanese (in provincia di Milano). È questo il termine assegnato oggi dalla corte d'assise di Milano agli psichiatri Franco Martelli e Renato Ariatti, nominati dagli stessi giudici che nella scorsa udienza hanno disposto l'accertamento medico sull'uomo, per verificare se fosse o meno pienamente capace di intendere e di volere al momento del fatto.
La decisione della corte d’assise di Milano
Il presidente della prima sezione della Corte d’assise di Milano, Ilio Mannucci Pacini, ha dichiarato che "tali circostanze non possono essere ignorate in quanto provenienti da psichiatri del servizio" e che "non sono stati posti in dubbio da accertamenti in senso contrario". Per questo, la Corte ha ritenuto necessario procedere alla perizia richiesta dalla difesa del 47enne.
Il conferimento dell’incarico
In aula è stato conferito l'incarico ai due periti, che inizieranno le operazioni il 25 febbraio e che hanno chiesto un termine di 60 giorni (dunque fino a fine aprile) per depositare la loro relazione. Gli psichiatri dovranno valutare se Sy fosse o meno capace di intendere e di volere al momento del fatto e, nel caso venisse dichiarato incapace, la sua pericolosità sociale. L’uomo, nella scorsa udienza, aveva dichiarato: "Volevo essere arrestato perché la mia storia facesse il giro del mondo".
Il resoconto dello psichiatra del carcere di San Vittore
Nelle scorse udienze era stato sentito lo psichiatra del carcere di San Vittore, che ha incontrato Sy diverse volte tra marzo e luglio 2019 e che aveva fatto riferimento ad un possibile "vizio parziale di mente" dell'imputato. Un giudizio tecnico che era confluito in una relazione firmata nell'agosto dello scorso anno, acquisita poi agli atti del processo. Secondo la Corte, la testimonianza del medico "ha fornito elementi che delineano un dubbio" sulla capacità di intendere e di volere dell'imputato.
Iniziata la fase dei testimoni della difesa
Nel frattempo, oggi è iniziata la fase dei testimoni della difesa di Sy con un consulente informatico che ha analizzato un video che riprende, come ha chiarito, le "fasi della liberazione" degli alunni e un audio della telefonata fatta da uno dei ragazzi ai carabinieri.