Treno deragliato a Lodi, la Procura: "Verifiche sull'ipotesi di errore umano". VIDEO

Lombardia

Come riferisce Ansa, lo "sviamento" del treno sarebbe avvenuto in corrispondenza di uno scambio, dove proprio la scorsa notte sarebbe stato sostituito un "deviatoio", ovvero un pezzo dello scambio stesso

Il treno è "deragliato all'altezza di uno scambio che doveva essere posto in una certa posizione e così non era". E' quanto ha detto il Procuratore della Repubblica di Lodi Domenico Chiaro parlando delle cause che hanno portato questa mattina, nel Lodigiano, al deragliamento del treno Av 9595 che ha causato la morte di due persone e il ferimento di altre 31 (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - FOTO - FOTO DALL'ALTO). Secondo quanto risulta all'Ansa, infatti, lo "sviamento" del treno sarebbe avvenuto in corrispondenza di uno scambio, dove proprio la scorsa notte sarebbe stato sostituito un "deviatoio". Si tratta di una parte di un più ampio scambio, che si trova a circa 5-600 metri dal luogo dove si sono poi fermati, per inerzia, il convoglio e la motrice, quest'ultima volata letteralmente via. La presenza di uno scambio in un tratto rettilineo sarebbe dovuta allo scorrimento parallelo, in quel punto, di più binari dell'alta velocità.

La Procura: "Verifiche sulla manutenzione"

Parlando delle attività di manutenzione avvenute in quel tratto, il procuratore Chiaro ha sottolineato che "stiamo cercando di capire quali attività sono state svolte e che tipo di nesso ci sia tra questa attività e il verificarsi del disastro. Questa è una delle ipotesi, le verifichiamo tutte". Il Procuratore ha precisato che "lo scambio sembrerebbe avere una qualche connessione con il verificarsi del fatto". Inoltre, ha sottolineato il procuratore, "i lavori di manutenzione vengono fatti perché qualcosa si è rotto, se no non c'è motivo per essere lì alle 4 e mezza del mattino". "Se lo scambio fosse stato dritto per dritto - ha aggiunto - il treno non sarebbe deragliato, non è difficile da capire. Non era nella posizione che doveva garantire la libera percorrenza del treno". Chiaro ha precisato che "era una parte dello scambio interessato dai lavori di manutenzione".
Successivamente è stato reso noto che i lavori fatti allo scambio erano di manutenzione ordinaria ciclica: un tipo di intervento che, secondo quanto si apprende, viene fatto internamente dai dipendenti di Rete ferroviaria italiana.
"Stiamo verificando l'ipotesi di errore umano ma non siamo in condizioni di propendere per una ipotesi. L'errore umano è una delle ipotesi che potrebbe essere legato ai lavori di manutenzione", ha proseguito Chiaro. Il procuratore ha precisato che si tratta di lavori "fatti stanotte. E' una linea dell'alta velocità sottoposta a controlli continui, destinataria di un'attività di manutenzione molto attenta. Non si tratta di parti verificate una volta ogni tanto, non credo ogni notte ma vedremo".

Prima ricostruzione della dinamica

Inoltre, è stata ricostruita una prima parziale dinamica dell'incidente avvenuto questa mattina sulla linea ad alta velocità Milano-Salerno. Poco dopo le 5.30 la motrice del convoglio, praticamente vuoto, sarebbe uscita dai binari finendo prima contro un carrello che si trovava su un binario parallelo, e poi contro una palazzina delle ferrovie, dove ha terminato la sua corsa. Il resto del convoglio ha invece proseguito la corsa rimanendo sui binari ancora per un po' e la seconda carrozza ad un certo punto si è ribaltata fermando il treno. La motrice si trova a circa 100 metri prima di quello che rimane della seconda carrozza, sbalzata di lato rispetto alla massicciata e al di là dell'immobile delle ferrovie. Il tratto dove è avvenuto l'incidente appare, dalle immagini aeree, rettilineo. A quanto si è appreso, sulla prima carrozza c'era un solo passeggero e anche nella seconda e nella terza ce ne erano pochissimi. 

Gli accertamenti

In queste ore gli esperti del nucleo specializzato in disastri ferroviari della Polfer sono al lavoro affiancando i colleghi del Compartimento della Lombardia. Dopo l'attivazione a cura del Direttore del Servizio Polizia Ferroviaria, il personale del N.O.I.F. (Nucleo Operativo Incidenti Ferroviari) è arrivato sul luogo del disastro nell'immediatezza, mettendosi subito a disposizione della Procura titolare delle indagini. Il Nucleo è stato istituito nel 2011 con decreto del Capo della Polizia, a seguito della tragedia di Viareggio, per fornire un supporto qualificato nelle attività di investigazione, proprie della polizia giudiziaria, in un settore estremamente tecnico e complesso come quello ferroviario.

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