Busto Arsizio, falsità ideologica e truffa: due carabinieri patteggiano un anno sei mesi

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)

Secondo le accuse, fingevano di svolgere servizi di controllo del territorio, falsificando i verbali con nomi inesistenti. Dalle indagini sono emerse anche malattie inesistenti e verbali di arresto non corretti

I due carabinieri accusati di falsità ideologica e truffa ai danni dello Stato, fino a circa due anni fa in servizio a Busto Arsizio, hanno patteggiato una condanna a un anno e sei mesi. Secondo le accuse, fingevano di svolgere servizi di controllo del territorio, falsificando i verbali con nomi inesistenti.

Le indagini

Dalle indagini sono emerse anche malattie inesistenti e verbali di arresto non corretti, oltre alla divulgazione di immagini non autorizzate, l'utilizzo privato della vettura di servizio e anche un secondo lavoro. A far partire l'inchiesta, coordinata dalla procura di Busto Arsizio, un'intercettazione telefonica nella quale uno dei militari parlava al telefono con una persona coinvolta nell'omicidio di Matteo Mendola, trovato morto nei boschi di Novara nel 2017. Diversi inoltre i contatti telefonici emersi tra gli indagati ed esponenti legati alla criminalità di Gela, in provincia di Caltanisetta, presenti a Busto Arsizio.

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