ArcelorMittal, commissari ex Ilva depositano memoria in attesa dell'incontro il 31 gennaio

Lombardia

Il deposito al giudice Claudio Marangoni, come è stato riferito da fonti qualificate, è una sorta di atto dovuto 

I commissari dell'ex Ilva, tramite i loro legali, lunedì prossimo 20 gennaio depositeranno una memoria di repliche nella causa civile in corso a Milano sul ricorso cautelare e d'urgenza contro l'addio di ArcelorMittal al polo siderurgico. Si tratta, è stato riferito da fonti qualificate, di una sorta di atto dovuto - "altrimenti sarebbe un autogol" - che avverrà al termine della scadenza e davanti al giudice civile di Milano Claudio Marangoni, in attesa che, il 31 gennaio, si svolga la negoziazione per ottenere un accordo vincolante, come previsto dal pre-accordo raggiunto il mese scorso.
Alla memoria dei legali dei commissari, dovrebbe aggiungersene una dei pm milanesi intervenuti nella causa. La Procura di Milano infatti è parte nel procedimento, e nella memoria depositata dal gruppo franco indiano, tra le altre cose, si chiedeva proprio l'estromissione degli stessi pm.

La memoria degli avvocati di ArcelorMittal

La memoria dei legali dei commissari fa seguito alla memoria di 57 pagine depositata lo scorso 16 dicembre dagli avvocati del gruppo franco indiano. I legali chiedevano al giudice di dichiarare "inammissibile e, comunque, rigettare il ricorso" cautelare dell'Ilva in amministrazione straordinaria e di "dichiarare inammissibili gli atti di intervento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, del Codacons, della Regione Puglia e del Comune di Taranto". A questo punto, prima della nuova udienza fissata per il prossimo 7 febbraio, è attesa anche una ulteriore memoria di replica di Arcelor Mittal per il 31 gennaio, giorno cruciale per il caso dell'ex Ilva.

L'incontro il 31 gennaio

Come previsto dall''head of agreement' firmato in Tribunale a Milano lo scorso 20 dicembre tra l'ad di ArcelorMittal Lucia Morselli e i tre commissari Francesco Ardito, Alessandro Danovi e Antonio Lupo, le parti avranno tempo fino al 31 gennaio per raggiungere un accordo più corposo che riguarda il futuro del polo siderurgico che, tra dipendenti e indotto, conta circa 20 mila lavoratori. Da quanto si è saputo le trattative vanno avanti ma con difficoltà in quanto la negoziazione prosegue su più fronti, da quello legale a quelli tecnici, da quello del Mise a quello del Met per i finanziamenti pubblici. Nella trattativa, i commissari e il Governo si sono impegnati a mantenere la piena occupazione e, sul piano industriale, puntano a una produzione di acciaio di alta qualità nella convinzione che questo farà rimanere l'Ilva sul mercato.

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