Milano, accerchiarono pompieri a Capodanno: 9 indagati

Lombardia
L'incendio in via Gola

Nell'aggressione dello scorso 31 dicembre sono coinvolti anche tre minorenni. Ai soggetti vengono contestati i reati di concorso in incendio, resistenza a pubblico ufficiale, lancio di oggetti pericolosi e interruzione di pubblico servizio

Sono nove i giovani indagati, tra cui tre minorenni e alcuni stranieri, per l'aggressione ai vigili del fuoco avvenuta il giorno di Capodanno in via Gola a Milano. Le accuse nei loro confronti sono di concorso in incendio, resistenza a pubblico ufficiale, lancio di oggetti pericolosi e interruzione di pubblico servizio. È quanto emerso in seguito alle sette perquisizioni di questa mattina della polizia, per indagare sull'accaduto: i soggetti, inoltre, non avrebbero legami con ambienti antagonisti o politico-eversivi. Alcuni degli indagati fanno anche parte di un gruppo rap della zona di via Gola. Nell'inchiesta del capo del pool antiterrorismo, Alberto Nobili, e del pm, Paola Pirotta, viene contestato anche il furto delle chiavi di un mezzo dei pompieri, con il quale è stato loro impedito spegnere l'incendio che era stato appiccato: tale atto è stato definito dagli inquirenti "altamente criminale".

Le perquisizioni in via Gola e via Pichi

Le perquisizioni (LE FOTO) sono sono state effettuate da parte della polizia in via Gola, in via Pichi, in via Ascanio Sforza, in via Ripamonti e in via Martiri di Cefalonia, nei confronti di persone sospettate "di aver ostacolato i vigili del fuoco nell'operazione di spegnimento del fuoco, verosimilmente da loro appiccato precedentemente per festeggiare lo scorso capodanno". Lo ha comunicato la questura del capoluogo lombardo.
L'abitazione in via Gola e due di quelle in via Pichi erano occupate abusivamente. Due dei tre minorenni appartengono alla band 'latinos' che suonava alla festa poi degenerata nell'azione teppistica.

Le indagini

A quanto trapela da parte della procura di Milano e degli investigatori, con il blitz di oggi si è voluto dare una "risposta immediata a gesti inaccettabili e intollerabili". Tra le decine di persone che cantavano, ballavano e bevevano intorno al falò, che poi si è sviluppato in un incendio, a minacciare i vigili del fuoco sarebbero stati non più di una quindicina, abitanti degli appartamenti occupati del quartiere, oppure ospiti di altri occupanti, tutti giovanissimi. Sono stati inquadrati dalle telecamere le cui immagini sono state acquisite dalla polizia. Per ora le accuse sono di resistenza a pubblico ufficiale (non lesioni), danneggiamento e porto di armi improprie. Infatti dai primi risconti sarebbe stata usata anche una pistola, probabilmente giocattolo.

Il commento dell’assessore regionale alle Politiche Sociali

L’assessore regionale alle Politiche Sociali, Stefano Bolognini, ha commentato il caso: "È indubbio che in quei contesti deve essere forte la presenza delle istituzioni e delle forze dell'ordine, lo avevamo previsto anche dopo i fatti di Capodanno, ma è necessaria e fondamentale anche la rete sociale. In alcuni contesti a Milano è difficile farlo ma bisogna farlo tutti insieme: la Regione, il Comune soprattutto, le istituzioni, la Prefettura e anche i privati e il Terzo Settore, che è un pezzo che serve per completare davvero la rigenerazione, che non può essere solo edilizia, ma deve essere soprattutto sociale".

Bolognini: "Ci sono problemi di spaccio e degrado"

Sulle intenzioni di Regione Lombardia e Aler in quella zona, Bolognini ha dichiarato: "In via Gola, come in via Bolla, c'è bisogno di un intervento anche sociale e di legalità, al di là di un programma di lavori. C’è un centro sociale che è buona parte del problema della zona, ci sono problemi di spaccio, di degrado, di coesione, di fragilità, che vanno considerati tutti insieme. In queste settimane con il Comune e la Prefettura, con grande intesa, stiamo cercando di valutare tutte le necessità del quartiere per risolvere, immaginare di sgomberare una scala per risolvere i problemi di un quartiere è miopia pura".

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