Treno deragliato a Pioltello, via libera a nuovi accertamenti
LombardiaNell'incidente ferroviario, avvenuto il 25 gennaio 2018, hanno perso la vita tre persone. Rfi ha chiesto ulteriori verifiche per accertare eventuali problemi, non riscontrati dagli esperti nominati dai pm, all'impianto di frenata del convoglio
Su richiesta di Rfi la Procura di Milano ha dato il via libera a una nuova tornata di accertamenti nell'ambito dell'inchiesta sul tragico incidente ferroviario di Pioltello (Milano) nel quale il 25 gennaio del 2018 sono morte tre persone. I pm milanesi Maura Ripamonti e Leonardo Lesti hanno accolto l'istanza con cui il legale della società, Ennio Amodio, nelle scorse settimane ha chiesto un'ulteriore ispezione, da parte dei suoi consulenti, dei pezzi del treno ora custoditi presso lo scalo Milano-Fiorenza.
I nuovi accertamenti
L'istanza è stata presentata per procedere con altre verifiche su eventuali problemi, non riscontrati dagli esperti nominati dagli stessi pm, relativi al funzionamento dell'impianto di frenata del convoglio. Alle operazioni sono stati ammessi tutti gli indagati, le parti offese che hanno partecipato ai precedenti accertamenti tecnici, e anche Trenord e i suoi due manager la cui posizione è stata stralciata al tempo della chiusura delle indagini. Giovedì prossimo è stata fissata la prima riunione operativa. Come specifica il provvedimento con cui i pm hanno dato il consenso a procedere a nuove verifiche sulle parti del convoglio deragliato, i consulenti di Rfi e degli altri indagati e parti offese che vorranno partecipare potranno fare i rilievi esterni, compresi video e foto. Non è stata consentita, invece, la manipolazione e manomissione dei pezzi che quindi, come era stato chiesto dalla società, non possono essere smontati, salvo un consenso specifico della Procura (sarebbe un accertamento irripetibile). Giovedì prossimo 16 gennaio presso la sede della Polfer di Milano si terrà una riunione operativa per programmare le attività che dovrebbero essere concluse entro la fine del mese.
Le indagini
Dopo le verifiche i pm dovrebbero esercitare l'azione penale e potrebbero chiedere il rinvio a giudizio degli indagati. Lo scorso 29 ottobre erano state chiuse le indagini per disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose, in vista della richiesta di processo, a carico di 12 persone, ossia 2 manager e 7 tra dipendenti e tecnici Rfi (Rete ferroviaria italiana), la stessa società, e 2 ex vertici dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza. Ma ora è stata riaperta una tornata di accertamenti per capire se, come sostiene Rfi, ci siano o meno problemi all'impianto di frenata e per chiarire quindi alcuni aspetti tecnici. Per i consulenti della Procura il disastro ferroviario di Pioltello è stato causato dallo "spezzone di rotaia" di 23 centimetri che "si è fratturato", nel cosiddetto 'punto zero', per "un danneggiamento ciclico irreversibile generato da condizioni di insufficiente manutenzione".