La donna, figlia del 63enne ucciso a colpi di pistola, ha chiesto un risarcimento simbolico di un euro. Il pm Monia Di Marco ha proposto l'ergastolo sia per il killer che il complice
Si è costituita parte civile, chiedendo un risarcimento simbolico di un euro, la ex compagna dell’uomo che ha ucciso il suocero (padre della donna) lo scorso 25 febbraio a Rozzano, nell’hinterland Milanese. La 46enne, che ora vive altrove con la figlia avuta insieme al 35enne, ha così voluto "prendere le distanze" dalla vicenda che vede l’ex compagno imputato per omicidio.
L'omicidio
Lo scorso 25 febbraio, in un parco giochi a Rozzano, l’uomo in compagnia di un complice ha sparato quattro colpi e ucciso il suocero 63enne, indagato per avere abusato della nipote di 8 anni, figlia dell'imputato.
Gli abusi
Quello stesso giorno, al Palazzo di Giustizia di Milano, si era svolto un incidente probatorio nel quale la bimba aveva parlato degli abusi che avrebbe subito dal nonno, confermando, alla presenza del giudice e della madre, i racconti già resi alla polizia in un'audizione protetta. Il pm Monia Di Marco ha chiesto l'ergastolo sia per il killer che per l'amico che lo accompagnò in motorino e suo complice.