Meningite nel Bergamasco, centinaia di persone vaccinate in sedi Ats

Lombardia
Le persone in coda per il vaccino (ANSA)

Le dieci strutture, aperte dalle 9 di mattina, sono state realizzate nell'ambito della campagna di vaccinazione contro il meningococco di tipo C, che ha già causato 4 casi di sepsi, due dei quali mortali, nella zona del Basso Sebino 

Centinaia le persone che anche oggi si sono vaccinate negli ambulatori straordinari organizzati da Ats Bergamo. Le dieci strutture, aperte dalle 9 di mattina, sono state realizzate nell'ambito della campagna di vaccinazione massiva, come è stata definita dalla stessa Agenzia di tutela della salute, contro il meningococco di tipo C, che ha già causato 4 casi di sepsi, due dei quali mortali, nella zona del Basso Sebino, al confine tra la provincia di Bergamo e quella di Brescia.

La campagna di vaccinazione

Gli ambulatori straordinari resteranno aperti almeno fino al 17 gennaio, ai cittadini sono stati distribuiti numeri per accedere alla vaccinazione. In campo, accanto ai sindaci, anche la Protezione civile e le forze dell'ordine.
Nel corso del vertice avvenuto a Villongo, al quale hanno preso parte l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera e i primi cittadini del Basso Sebino, è stato deciso che a partire dalla giornata di mercoledì 8 gennaio anche i medici di base del territorio del Basso Sebino bergamasco disporranno del vaccino contro il meningococco di tipo C e potranno dunque somministrare le dosi, affiancandosi alle attività straordinarie già in corso negli ambulatori locali di Ats. Tra oggi e domani, i medici di base riceveranno 850 dosi, che potrebbero essere incrementate nei giorni successivi. Dal 27 dicembre a oggi sono stati effettuati 3.511 vaccini solo negli ambulatori straordinari di Sarnico e Villongo.

I vaccini nel Basso Sebino

Da domani saranno somministrati i vaccini anche in Valle Calepio (a Castelli Calepio, Cividino e Grumello), oltre che a Credaro, Ganodosso e Villongo. Apriranno anche gli ambulatori di Predore (per i residenti e anche per gli abitanti di Parzanica, Tavernola Bergamasca e Vigolo). Il personale somministrerà il cosiddetto vaccino "tetravalente", che mette al riparo dalle infezioni provocate dal meningococco di tipo A, C, W e Y. Nel centro vaccinale di Sarnico potranno continuare a recarsi tutti i residenti dei 12 Comuni del Basso Sebino, mentre a Villongo tutti gli abitanti di quel paese.

I sindaci del territorio: "Non sussiste una situazione di emergenza sanitaria"

I sindaci del territorio, in una nota, dichiarano: "È stato confermato che non sussiste una situazione di emergenza sanitaria. Da mercoledì 8 gennaio è consigliato rivolgersi ai propri medici di base per la somministrazione dei vaccini e sono confermate le sedi vaccinali di Villongo e Sarnico". Da domani, inoltre, "saranno attivi anche gli ambulatori straordinari di Credaro, Gandosso e Predore. Si conferma che i ragazzi delle scuole superiori verranno vaccinati direttamente negli istituti, mentre i lavoratori delle aziende del Basso Sebino e della Valle Calepio potranno essere vaccinati all'interno delle aziende previo accordo Ats-azienda". Infine, i primi cittadini ricordano che "il vaccino è distribuito, sempre gratuitamente, ai medici di base, che lo possono somministrare ai propri mutuati".

Gallera: "L'anomalia è che i casi si sono registrati nello stesso territorio"

L’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, durante la conferenza stampa di quest’oggi ha Villongo ha dichiarato: "Anche i rappresentanti dell'Istituto superiore della Sanità e del ministero della Sanità ci hanno fatto i complimenti per le modalità con cui stiamo gestendo questa situazione anomala e hanno, con stupore, apprezzato la tempestività assoluta con cui ci siamo mossi. Questo lo ricordo perché è merito degli operatori del territorio. La reattività del sistema regionale è stata davvero eccezionale".
Gallera ha inoltre evidenziato che l'anomalia non sta nei numeri, che rientrano nelle casistiche fisiologiche lombarde, quanto nella territorialità: "L'anomalia sta nel fatto che questi casi si sono registrati tutti nello stesso territorio, perché per il resto i numeri sono fisiologici: nel 2019 in Lombardia si sono registrati 35 casi di meningite, nel 2018 34, nel 2017 34, nel 2016 43 e nel 2015 37".

Aperte regolarmente le scuole

Sono state riaperte regolarmente tutte le scuole di ogni ordine e grado nella zona del Basso Sebino. La decisione era stata presa domenica dalla Prefettura di Bergamo, nel corso di un vertice con i sindaci della zona. Come previsto da Prefettura e Ufficio scolastico territoriale, oggi gli studenti delle scuole superiori del Basso Sebino bergamasco (l'istituto alberghiero di Sarnico, il Lotto e il Federici di Trescore Balneario e i centri di formazione professionale di Trescore, Sarnico e Castelli Calepio, per un totale di 2.500 alunni) hanno ricevuto i moduli da far compilare ai genitori e autorizzare la vaccinazione contro il batterio meningococco. In seguito le vaccinazioni saranno estese anche agli studenti residenti nel Basso Sebino, ma che frequentano istituti superiori fuori dalla zona, nel resto della Bergamasca o del Bresciano.

Vaccinazioni anche nelle aziende

Da oggi la campagna di vaccinazione è scattata anche all'interno delle aziende del territorio. I vaccini potranno essere somministrati anche ai lavoratori delle aziende del Basso Sebino non residenti nella zona, a patto che le stesse ditte prendano accordi diretti con l'Ats di riferimento. Le vaccinazioni, cominciate oggi, proseguiranno per tutta la settimana.

Migliorano le condizioni del 16enne ricoverato

Sono in miglioramento le condizioni del 16enne di Castelli Calepio, che da sabato sera si trova ricoverato all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, per poi essere trasferito nel reparto di terapia subintensiva. In seguito all'esito degli esami, si è scoperto che il ragazzo è stato colpito dal batterio meningococco di tipo B e non di tipo C. Non si tratta dunque dello stesso che ha causato gli altri 4 casi di sepsi nella stessa zona del Basso Sebino. Familiari, conoscenti e chi lo aveva frequentato, in tutto 72 persone, erano state nel frattempo sottoposte alla relativa profilassi antibiotica.  

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