Tangenti Lombardia, chiesto maxi processo per 70 persone tra cui Tatarella e Altitonante

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)

L'inchiesta, coordinata dall'aggiunto Alessandra Dolci, riguarda un giro di mazzette, appalti, nomine pilotate e finanziamenti illeciti, con al centro la figura del presunto 'burattinaio' Nino Caianiello, ex responsabile di Forza Italia a Varese

I pm di Milano Bonardi, Furno e Scudieri hanno chiesto il rinvio a giudizio per settanta persone nell'ambito della maxi inchiesta (LE TAPPE), coordinata dall'aggiunto Alessandra Dolci, su un giro di mazzette, appalti, nomine pilotate e finanziamenti illeciti, con al centro la figura del presunto 'burattinaio' Nino Caianiello, ex responsabile di Forza Italia a Varese. Tra le persone coinvolte anche l'ex vice-coordinatore lombardo di Forza Italia ed ex consigliere comunale milanese Pietro Tatarella e il consigliere lombardo 'azzurro' Fabio Altitonante.

Indagini chiuse a settembre

A fine settembre la procura aveva chiuso le indagini a carico di 71 persone, tra cui anche il consigliere lombardo di Forza Italia, Angelo Palumbo, e ora ha chiesto il processo, stralciando dall'elenco solo alcune posizioni 'minori'. Nel frattempo, Caianiello, che sta collaborando da mesi, si sta sottoponendo ad altri interrogatori coi pm, l'ultimo dei quali anche alla presenza del magistrato della Dda, Alessandra Cerreti, uno dei titolari di un'inchiesta su una presunta associazione mafiosa nel Varesotto.

Le accuse

Tatarella (accusato anche di associazione a delinquere), insieme ad Altitonante, Caianiello e all'imprenditore Daniele D'Alfonso, era stato uno dei 43 destinatari, il 7 maggio scorso, di misure cautelari nell'inchiesta milanese su un "sistema" di mazzette, appalti pilotati e finanziamenti illeciti. Sistema di cui, secondo le accuse, Caianiello sarebbe stato il "grande manovratore", il quale sta riempiendo ancora pagine di verbali e punta a patteggiare. Quest'ultimo non è in questa tranche, che va verso l'udienza preliminare. In questo filone più ampio dell'inchiesta i pm hanno ricostruito una miriade di imputazioni, tra cui anche presunte turbative sugli appalti Amsa, azienda milanese dei rifiuti.

Gli altri filoni d'inchiesta

La richiesta di processo riguarda anche il deputato di Forza Italia, Diego Sozzani, accusato di finanziamento illecito. Per lui la Camera ha respinto la richiesta di arresto. Sozzani anche indagato per corruzione in un altro filone di indagine ancora aperto. In un'altra tranche ancora lo scorso 14 novembre è stata arrestata l'ex eurodeputata di Forza Italia, Lara Comi, a cui in seguito sono stati revocati i domiciliari, oltre all'ex direttore generale di Afol Giuseppe Zingale. Questi filoni aperti potrebbero essere chiusi a inizio del prossimo anno, mentre si profila la richiesta di rinvio a giudizio anche per altre undici posizioni che nelle scorse settimane avevano provato a patteggiare, ma il gip aveva bocciato le istanze. Quest'ultime saranno riproposte in udienza preliminare. In uno stralcio dell'inchiesta, infine, che non riguarda accuse di corruzione o di finanziamento illecito, il governatore lombardo Attilio Fontana è indagato per abuso d'ufficio per la nomina in un organismo regionale di un suo ex socio di studio legale. Gli inquirenti all'inizio del prossimo anno decideranno se chiudere le indagini per una richiesta di processo o se chiedere di archiviare la sua posizione.

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