Milano, senzatetto trovato morto per il freddo a Molino Dorino

Lombardia
Polizia all'esterno della stazione Molino Dorino (Fotogramma)

L’uomo, di cui per ora non si conosce l’identità, era su una carrozzina, coperto da un piumone. A darne notizia è il 118, che ha avvertito gli agenti della Questura. Sala: "Chiedo ai cittadini di invitare queste persone ad andare nei centri"

Tragedia a Molino Dorino, alla periferia di Milano, dove questa mattina un clochard originario della Romania, Nica Tudor, è stato travato morto, probabilmente a causa del freddo, nei pressi della stazione della metropolitana. A darne notizia è il 118. L’uomo, 64enne disabile, era su una carrozzina, coperto da un piumone. A dare l'allarme questa mattina, attorno alle 7.40, è stata una studentessa che tutte le mattine, prendendo la metropolitana in quella stazione, vedeva il disabile all'ingresso. Quando i soccorritori sono arrivati hanno solo potuto constatare il decesso del clochard, avvenuto diverse ore prima del ritrovamento.

L'Assessorato: "Ieri ha rifiutato di essere aiutato"

L'Assessorato ai servizi sociali del Comune di Milano conosceva il clochard "da diversi anni". L'uomo ra stato più volte intercettato dalle unità mobili "che ogni notte perlustrano la città per monitorare la situazione dei senza dimora e convincerli ad accettare un posto nelle strutture", spiega l'Assessorato. Anche la scorsa notte, l'uomo "aveva rifiutato di parlare con l'equipe intervenuta e pronta a portarlo al Piccolo rifugio per la notte - spiegano i responsabili -. Non è possibile obbligare nessuno ad accettare un posto letto, deve essere una scelta spontanea".
"Solo a febbraio 2019, viste le sue condizioni di salute, era stato ricoverato per un mese nella struttura comunale dedicata ai post acuti, ma anche in quel caso era andato via spontaneamente - ricostruisce l'Assessorato -. Nel 2016 aveva fatto ritorno in Romania, aiutato da un'associazione, ma era rientrato in Italia dopo poco tempo. Ultimamente questa volontà di tornare nel suo Paese era tornata a manifestarsi, ma non si riusciva a capire quanto fosse reale. È bene ricordare - concludono i Servizi sociali comunali - che solo le strutture per l'accoglienza dei senza dimora sono aperte anche a persone senza documenti in regola".

L’appello del sindaco Sala

Appresa la notizia della morte del senzatetto, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha voluto lanciare un appello ai cittadini del capoluogo lombardo: "Noi abbiamo tanti posti letto ancora liberi nei nostri centri per i senzatetto", ha spiegato Sala, intervenuto in diretta durante una trasmissione sull’emittente radiofonica Rtl. "Chiedo quindi ai cittadini di invitare queste persone ad andare nei centri. Non possiamo obbligarli, ma magari li convince di più un cittadino qualunque che un vigile in divisa", ha concluso.
In mattinata, a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico della Humanitas University, il primo cittadino ha voluto tornare sull'accaduto, facendo il punto sulla disponibilità dei centri: "Abbiamo ancora centinaia di posti letto liberi. Negli ultimi anni siamo passati da 1200 a 2500/2600 posti letto disponibili", ha dichiarato. "È chiaro che alcuni di questi senzatetto preferiscono stare per strada e noi non li possiamo forzare. Anche se io chiederò alla Polizia locale di fare, nel limite del rispetto delle legge, tutto il possibile perché si convincano ad andare nei nostri centri". Poi, Sala ha rinnovato il suo appello ai cittadini: "A volte i senzatetto ascoltano più il passante che vedono ogni giorno e di cui si fidano. Quindi chiedo ai cittadini di cercare di convincere quelli che conoscono, anche perché poi è un problema di questi tre mesi, a dormire nei nostri centri", ha concluso.

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