San Siro, ad dell'Inter Antonello: "C'è l'idea di mantenere il Meazza"

Lombardia
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

Il dirigente della società nerazzurra ha spiegato che "l'indicazione ricevuta è che c'è un'idea di mantenimento della superficie di San Siro sui diversi scenari". Il sindaco Giuseppe Sala: "Riunione proficua"

"C'è un'idea di mantenimento della superficie di San Siro sui diversi scenari", ha dichiarato l'amministratore delegato dell'Inter, Alessandro Antonello, al termine dell'incontro con il Milan e il Comune di Milano sul tema San Siro (I PROGETTI - LE FOTO). "L'indicazione che abbiamo avuto è questa. L'obiettivo ora è quello ora di lavorare su queste varie ipotesi". Sul tema ha parlato anche il presidente del Milan, Paolo Scaroni, che ha definito l'idea di avere due stadi vicini "qualcosa che non ricordo di aver mai visto. Per carità, magari essere 'first', i primi, può essere anche bello, a volte però può essere un po' stupido.

Antonello: "Incontro utile"

"È stato un incontro utile", ha affermato Antonello, che ha sottolineato come "ancora una volta i club si siano resi disponibili a proporre idee sul mantenimento di San Siro e a lavorare, come sempre fatto. Il punto di discussione era capire l'ingombro di San Siro come può essere reso compatibile con l'esistenza di un altro stadio a poche centinaia di metri. Oggi c'è una delibera e ci si deve attenere alla delibera che è stata emanata", ha spiegato l'ad dell'Inter, che poi ha parlato anche della valutazione di San Siro: "Sinceramente nelle ultime settimane abbiamo sentito valutazioni che cambiano. A inizio estate si parlava di 50 milioni, poi di 70 e adesso 100. Sono valutazioni che non sono state messe sul tavolo oggi e non abbiamo riscontro oggettivo su da dove arrivino".
Sull'assenza del sindaco Sala, Antonello ha commentato: "Ci saremmo aspettati la sua presenza, però il tavolo è stato assolutamente proficuo e abbiamo toccato tutti i temi che era necessario toccare. Andiamo avanti ugualmente", ha concluso Antonello.

Scaroni: "Mai visti due stadi uno a cento metri dall'altro"

Anche Scaroni è intervenuto sulla questione dopo l'incontro: "L'idea di avere due stadi vicini, vecchio e nuovo, uno accanto all'altro, è qualcosa che non ricordo di aver mai visto. Per carità, magari essere 'first', i primi, può essere anche bello, a volte però può essere un po' stupido".
Poi ha aggiunto: "Si è molto parlato di ingombro, perché che ci siano tre, due o un anello è abbastanza irrilevante da un punto di vista dell'occupazione dello spazio. Il Comune, come da sua delibera, ci terrebbe a mantenere una vocazione sportiva, ma a tenere l'ingombro. Noi analizzeremo questa come prima ipotesi".
Quest'idea è stata definita da Scaroni "un po' innovativa, detta in termini positivi, perché non si sono mai visti due stadi uno a cento metri dall'altro. Quando dico innovativa - ha chiarito il presidente del Milan - intendo dire, e parlo con beneficio d'inventario, che uno dovrebbe spiegarmi in quale Paese al mondo nella stessa area ci sono due stadi, uno vecchio e uno nuovo, uno accanto all'altro. Francamente non mi ricordo di averlo mai visto. Qualora questa ipotesi non sia percorribile, per quanto ci riguarda, il Comune si è dichiarato disponibile ad analizzare altre ipotesi che riducano l'ingombro", ha concluso Scaroni.

Sala: "Mi pare che la riunione sia stata proficua"

Giuseppe Sala, sindaco di Milano, in seguito alla riunione con Inter e Milan e i rappresentanti dell’amministrazione comunale, ha dichiarato: "Non voglio essere radicalmente contrario all'idea dell'abbattimento di San Siro, sarebbe una cosa di scarso buon senso, ma voglio essere sicuro che non si possa salvare. Mi pare che il passo avanti è che le squadre considerano di fare un'analisi tecnica del fatto che una soluzione ci sia. Poi – ha aggiunto a margine - se saremo tutti convinti che è una follia perché costa troppi soldi salvarlo, assolutamente. Rimane il fatto che oggi partiamo da una situazione in cui abbiamo un asset. Parlo non dei conti del Comune, ma dei conti di Milano, che vale 100 milioni a patrimonio, e vale entrate per 10 milioni all'anno, di cui 5 vanno in manutenzione. Domani il patrimonio è zero, perché lo stadio rimane alle squadre, e zero i ricavi, perché l'affitto ce lo pagherebbero dopo 32 o 33 anni. C'è una differenza, per cui bisogna trovare una soluzione. Il tutto su un terreno nostro. Quindi a me pare di stare difendendo solo l'interesse pubblico. Credo che si possa trovare un punto di arrivo comune. Mi pare che, al di là della battuta di Scaroni (sul fatto che la presenza di due stadi vicini potrebbe essere un'idea stupida, ndr), sia stata una riunione proficua".

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