Milano, premier Conte visita il memoriale della Shoah con Liliana Segre

Lombardia
Il premier Conte con Liliana Segre (ANSA)

All'interno si trova il Binario 21, da cui partivano i treni con i deportati e da dove è partita per la prigionia anche la senatrice a vita. "È stata una esperienza dal punto di vista mentale molto forte. È terribile", ha affermato il presidente del Consiglio

Dopo la visita a Palazzo Reale, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è recato insieme a Liliana Segre, senatrice a vita sopravvissuta ai campi di sterminio, il Memoriale della Shoah di Milano, dedicato al ricordo delle vittime dell'Olocausto. Con loro anche il presidente del Memoriale, Roberto Jarach, e il prefetto di Milano, Renato Saccone. All'interno del Memoriale si trova il Binario 21 da cui partivano i treni con i deportati e da dove è partita per la prigionia anche Liliana Segre. 

Conte: "Esperienza molto forte. Dobbiamo coltivare la memoria"

"È stata una esperienza dal punto di vista mentale molto forte. È terribile", ha affermato il presidente al termine della visita, durata circa un'ora. Il premier ha spiegato di aver compiuto la visita su invito della senatrice. "Ci eravamo detti che quando sarei venuto a Milano lei mi avrebbe accompagnato - ha affermato Conte -. Dobbiamo coltivare la memoria. Vedere questa organizzazione incredibile e meticolosa per far sparire le persone e sottrarle alle loro comunità e ai loro affetti è terribile".

Giuseppe Sala: "Sindaco di Sesto ci ripensi sulla cittadinanza"

In occasione della visita di Giuseppe Conte al Memoriale, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è intervenuto sul no del sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto di Stefano, alla cittadinanza onoraria a Liliana Segre, invitandolo "a ripensarci. Mi sembra semplicemente sbagliato", ha osservato Sala. "Ho sentito il sindaco di Sesto, mi ha detto che verrà alla manifestazione (del 10 dicembre organizzata dai sindaci a Milano, ndr), ma è fatta per la memoria e contro l'odio e quindi se viene è ben accetto. Però una prova di coerenza dovrebbe farla. Il mio suggerimento al collega di Sesto è che ci ripensi", ha detto Sala. "Qui - ha concluso - non c'è altra istanza fra i sindaci alla fermezza rispetto ad alcuni valori che dovrebbero essere indiscussi perché sono alla base della nostra Costituzione".

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