Milano, accesso abusivo a dati spacciatori legati a Messina Denaro: agente a processo

Lombardia
Il tribunale di Milano (ANSA)

Il militare, nel 2013, usò la banca dati del ministero dell’Interno per avere informazioni su diversi indagati. Tra loro c'erano anche soggetti legati al super latitante di Cosa Nostra e arrestati questa mattina nell’ambito di un’inchiesta della procura di Palermo  

Un ex ispettore della polizia di Stato, in servizio presso il commissariato di Comasina, a Milano, è stato rinviato a giudizio dal gup Alessandra Cecchelli (che ha accolto la richiesta del pm Giovanna Cavalleri) con l'accusa di accesso abusivo a sistema informatico. Il militare, secondo gli inquirenti, nel 2013 avrebbe effettuato "ripetute interrogazioni" alla banca dati ‘SdiWeb’ del ministero dell'Interno per chiedere informazioni su "soggetti sottoposti a indagine". Tra questi c’erano anche Giacomo Tamburello, Nicolò Mistretta e Antonio Messina, arrestati stamani nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Palermo su un'associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, che ha operato sotto l'egida di Cosa nostra siciliana e all'ombra del super latitante Matteo Messina Denaro (CHI È). L’agente andrà a processo il prossimo 14 giugno, davanti alla decima sezione penale del tribunale di Milano.

La violazione dell’ex ispettore della polizia di Stato

Come si legge nel capo di imputazione, il militare è accusato di avere violato i "doveri inerenti la propria funzione", di avere posto "in essere una condotta volta al perseguimento di un interesse privato in luogo di quello pubblico". Nel settembre 2013, infatti, si sarebbe introdotto "abusivamente in un sistema informatico protetto" e avrebbe ricercato nella banca dati del ministero dell'Interno informazioni su vari indagati. L’ambito della ricerca riguardava un procedimento "conseguente al sequestro di 240 kg di hashish avvenuto in Paderno Dugnano (...) il 26 maggio 2013". Il processo inizierà il prossimo 14 gennaio davanti alla decima sezione penale del Tribunale di Milano.

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