Milano, le guardie mediche dovranno prendere il taxi per visitare i pazienti

Lombardia

Lo ha deciso l’Ats lombarda, Agenzia di Tutela della Salute, dopo che è andata deserta l'asta per aggiudicare la fornitura di automezzi e autisti che accompagnano i medici a casa dei malati 

Le guardie mediche dovranno prendere il taxi per fare visita ai pazienti milanesi. Lo ha deciso l’Ats lombarda, Agenzia di Tutela della Salute, dopo che è andata deserta l'asta per aggiudicare la fornitura di automezzi e autisti che accompagnano i medici sul luogo delle visite. Come previsto dalla continuità assistenziale, i medici sono disponibili in settimana dalle 20 alle 8 del mattino e nei weekend, prefestivi e festivi anche dalle 8 alle 20.

La convenzione

A darne notizia è il Corriere della Sera, che riporta come gli ultimi due bandi di gara siano andati deserti perché le Croci, abitualmente assegnatarie del servizio, non lo ritengono più conveniente. E' stato così attivata una convenzione con il Comune di Milano e Areu (Azienda Regionale Emergenza Urgenza) affinché venga chiamato un taxi per l’andata e uno per il ritorno del medico di turno. Il sindacato dei medici Snami ha commentato la vicenda puntando il dito contro la questione della sicurezza del medico, auspicando un nuovo accordo con l'Anpas, l'Associazione nazionale delle pubbliche assistenze.

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