Milano, il tesoro di Tanzi all'asta: capolavori battuti per 12 milioni di euro. VIDEO

Prima del tracollo finanziario di Parmalat, Calisto Tanzi aveva provato a nasconderlo assieme a un altro centinaio di opere in soffitte e cantine. Invece, ora la "Natura morta con limone, arancia e un bicchiere' di Pablo Picasso finirà nella collezione di chi se la è aggiudicata per 2,1 milioni di euro con l'offerta più alta dell'intera asta dei tesori appartenuti all'ex cavaliere. In tutto i 54 capolavori all'incanto a Milano hanno fruttato oltre 12,3 milioni di euro, che sono nulla rispetto al buco da 14 miliardi di euro causato dal crac del secolo, ma saranno redistribuiti dal Tribunale di Parma.

L'asta del tesoro

"Cosa devo fare? Non ci posso credere, se lo sa mia mamma mi ammazza", diceva incredula una signora di mezza età dopo essersi assicurata un Previati a 35mila euro, una delle oltre cento opere trovate a più riprese e sequestrate dalla magistratura nel 2011 (per un valore complessivo stimato di circa 30 milioni di euro), nascoste otto anni prima da Tanzi, condannato dalla Cassazione a 15 anni e cinque mesi, poco prima che emergesse il tracollo finanziario.

Il doppio del valore stimato

Alla fine la collezione ha fruttato quasi il doppio del valore stimato di sei-otto milioni. In tutto circa un migliaio di clienti non solo dall'Italia hanno partecipato all'asta battuta da Pietro De Bernardi, l'ad di Pandolfini. Assieme al Picasso, il pezzo più pregiato era un Monet, "La Falaise du Petit Ailly à Varegenville", aggiudicato per poco più di 1,5 milioni. A mezzo milione di euro, oltre sette volte il valore di base, è stata battuta un'opera di Giacomo Balla, "Finestra di Dusseldorf". Il capolavoro non potrà lasciare l'Italia perché è stato dichiarato di interesse culturale particolarmente importante dal ministero per i Beni culturali e ambientali, cosi' come "Le Poulailler" di Francis Picabia (acquistato allo stesso prezzo) e "Donna con cane" di Vittorio Matteo Corcos (140mila euro).