Le fiamme sono divampate a causa di un’esplosione di alcune tubature di metano nel pomeriggio di ieri in un’azienda di Leno: due persone portate in ospedale in codice giallo, un operaio è rimasto ustionato al volto
Un vasto incendio è divampato nel pomeriggio di ieri nei capannoni del caseificio ‘Solat’, un'azienda casearia di Leno, in provincia di Brescia. Due persone sono state portate in ospedale in codice giallo, altre cinque hanno invece accusato problemi respiratori. Il caso più critico è quello di un operaio ustionato al volto. Undici le squadre dei vigili del fuoco intervenute per spegnere le fiamme che hanno distrutto una porzione dell'azienda. Dalle prime informazioni, pare che a scatenare l'emergenza sia stata un'esplosione di alcune tubature di metano.
Le parole dell’assessore regionale lombardo all’Agricoltura Fabio Rolfi
L’assessore regionale lombardo all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi, ha così commentato: "Lo spaventoso incendio che ha coinvolto la Solat di Leno ci ha colpito molto. Sentirò personalmente i vertici dell'azienda e li incontrerò per capire se e come la Regione Lombardia potrà intervenire per aiutare imprenditori e lavoratori a ripartire velocemente e garantire la continuità produttiva agli allevatori conferenti".
Le 30mila forme di Grana Padano andate in fumo
Sono al momento incalcolabili i danni dell'incendio divampato nel pomeriggio in un'azienda casearia bresciana a Leno. Risultano andate in fumo più di 30mila forme di Grana Padano. Un danno enorme, considerando che l'azienda ne produce all'anno fino a 70mila. Una perdita, in euro, che potrebbe equivalere a 9 milioni di euro. Intano Arpa Lombardia ha attivato il gruppo specialistico di contaminazione atmosferica che tenterà di rilevare la presenza delle diossine e di idrocarburi policiclici aromatici in seguito alle fiamme. Al momento, i primi rilevi effettuati dai tecnici escludono presenza di inquinanti nell'aria.