L’uomo, 53 anni, era fuggito in Sud America nel 2004 e da allora era ricercato. "Ha mostrato senza esitazione il passaporto argentino - raccontano gli investigatori della Mobile -. Ha capito che era finita quando gli abbiamo detto: 'Guido, non ti ricordi di noi?'"
Dopo 15 anni di latitanza e un cumulo pene di oltre 13 anni di reclusione da scontare, è stato catturato a Milano durante una visita alla madre, in viale Monte Ceneri, il truffatore 53enne Guido M. L'uomo, che ha alle spalle una lunga serie di crimini, per lo più truffe a istituti di credito, assicurazioni e finanziarie, era fuggito in Sud America nel 2004 e da allora era ricercato. Da qualche anno era in possesso di un passaporto argentino su cui era riportata una identità falsa, grazie al quale riusciva a eludere i controlli alle frontiere e a viaggiare indisturbato.
L'arresto
Fermato dagli agenti il 7 ottobre scorso, insieme alla fidanzata, il 53enne ha esibito il documento falso, sicuro di non correre alcun rischio. "Ha mostrato senza esitazione il passaporto argentino: probabilmente non pensava che dopo tutti questi anni fosse ancora nei nostri radar - hanno spiegato gli investigatori della Mobile -. Ha capito che era finita quando gli abbiamo detto: 'Guido, non ti ricordi di noi?'".
Le indagini
Gli investigatori sapevano che il 53enne viveva stabilmente vicino a Buenos Aires, dove lavorava nel campo della chirurgia estetica pur non avendo alcuna competenza scientifica. Non è ancora chiaro se l'uomo operasse o se si limitasse a un'attività di intermediazione tra cliniche e pazienti. Di certo, secondo quanto riferito, aveva creato un canale tra Italia e Sud America in questo settore. Quando ancora viveva a Milano il truffatore era un sorvegliato speciale. Ll'ultima volta che gli agenti sono entrati nel suo appartamento hanno scoperto una sala completamente attrezzata per realizzare documenti falsi di vari tipi.