Milano, asportarono rene sano a paziente: a processo due chirurghi

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)

I fatti risalgono al dicembre del 2017, quando un 87enne si recò al Fatebenefratelli per l’espianto del rene destro, malato di neoplasia. Al risveglio, si accorse dell’errore e denunciò i due medici: "Spero che il mio caso possa essere monito per altri"

Nel dicembre del 2017, G. C., 87enne di Reggio Calabria, si sottopose a un intervento chirurgico per l’espianto del rene destro, malato di neoplasia, all’ospedale 'Fatebenefratelli' di Milano. Il giorno dopo l’operazione, però, l’anziano scoprì che gli era stato asportato l’organo sano e fu lui stesso a segnalare il tragico errore al medico durante la visita mattutina di routine in reparto. Da qui la denuncia ai due chirurghi che lo operarono. E proprio oggi, il dibattimento, nato dopo il decreto di citazione diretta a giudizio, emesso dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, ha preso il via nel capoluogo lombardo. Presente in aula anche l’87enne che ha voluto lanciare un messaggio: "Sono qui perché spero che questo mio caso possa essere di monito per altri. Oggi si fanno moltissimi interventi senza guardare il risultato, il mio è stato solo un caso eclatante fra tanti altri casi".

Processo rinviato al 9 dicembre

"Ero venuto a Milano perché le strutture presenti qui mi davano più garanzie e invece è stata una grande delusione", ha proseguito l’anziano. "È impensabile che ci possa essere un caso del genere, e che ci siano questi errori così impressionanti”, ha concluso.
Il processo è stato rinviato al 9 dicembre per consentire ai medici, come annunciato dalle difese, di presentare una nuova offerta risarcitoria dopo che nei mesi scorsi la cifra proposta non è stata ritenuta congrua. Secondo il legale dell’uomo, Renato Fortunato Russo, infatti, l'assicurazione dell'ospedale "dovrà fare una offerta risarcitoria che soddisfi anche il danno morale subito da un anziano che si è ripiegato in se stesso e a cui è stata tolta la gioia di vivere”.

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