Cremona Musica Awards, premiati Ezio Bosso e il chitarrista Paco Peña

Lombardia

Hanno ricevuto il premio anche il violinista Salvatore Accardo, il clarinettista Richard Stoltzman e il liutaio Amnon Weinstein

Nell'ultima giornata del Cremona Musica Awards, premio istituito da CremonaFiere nel 2014 che viene assegnato durante l’annuale Cremona Musica Exhibitions and Festival, sono state premiate personalità e istituzioni del mondo musicale che hanno raggiunto l’eccellenza nel proprio ambito. A ricevere il premio sono stati il violinista Salvatore Accardo, il direttore d'orchestra Ezio Bosso, il clarinettista Richard Stoltzman, il chitarrista Paco Peña e il liutaio Amnon Weinstein.

Le parole di Accardo e Bosso

"Il mio pensiero è rivolto ai giovani che intraprendono questa strada - ha detto Accardo, cittadino onorario di Cremona dal 1986 -, la musica contemporanea è molto difficile e anche la sua scrittura, per questo per suonarla bisogna avere una tecnica notevole".
Ezio Bosso ha ricevuto il Cremona Musica Award nella categoria 'comunicazione' perchè "con la sua passione e il suo carisma è stato in grado di portare la musica classica al grande pubblico". Durante l'evento l'artista ha presentato il progetto "Che Storia è la Musica", insieme al direttore di Rai3, Stefano Coletta. "Io in televisione in realtà non ci volevo andare - ha detto Bosso ritirando il premio -, ma me lo chiedevano tutti, allora ho detto che sarei andato solo se avessi potuto parlare della musica che mi appartiene, in prima serata. Volevamo dimostrare che non bisogna avere paura della musica. Beethoven è stato il primo a dirlo, voleva che la musica non fosse di pochi oligarchi, ma delle persone".

Premiati anche Stoltzman, Peña e Weinstein

Il clarinettista Richard Stoltzman si è aggiudicato il Cremona Musica Award nella categoria "fiati". Stoltzman è stato il primo clarinettista classico a tenere recital con il clarinetto in templi della musica come la Carnegie Hall e l'Hollywood Bowl ed è inoltre un grande sperimentatore e un mentore per tantissimi giovani musicisti.
Uno spazio privilegiato è stato dedicato alla tradizione della chitarra flamenca con il chitarrista Paco Peña: "Devo riconoscere che si tratta di un evento meraviglioso per la sua unicità", ha detto il maestro ricevendo il premio.
Per la categoria 'progetto' il premio è andato al liutaio israeliano Amnon Weinstein per il suo "Violins of Hope", la toccante esposizione di strumenti appartenuti alle vittime dell'olocausto e provenienti anche dai campi di concentramento. Weinstein dal 1996 si è dedicato al recupero dei violini appartenuti alle vittime dell'olocausto , che ha portato al restauro di 81 strumenti e alla ricostruzione delle storie dei loro proprietari. Un percorso di memoria divenuto poi una mostra che sta emozionando il mondo.

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