E' morto il giornalista Piero Scaramucci, inviato Rai e fondatore di Radio Popolare

Lombardia

Nato a Praga nel 1937, Scaramucci era entrato in Rai nel 1961. Nel 1976 aveva contribuito a fondare l'emittente, di cui è stato direttore dal 1992 al 2002 

E' morto questa mattina a Milano Piero Scaramucci, fondatore e direttore di Radio Popolare. Il giornalista, ricoverato alla clinica Humanitas da agosto per un aneurisma, aveva 82 anni.

La carriera

Nato a Praga nel 1937, Scaramucci era entrato in Rai nel 1961. Nel 1976 aveva contribuito a fondare Radio Popolare, di cui è stato direttore dal 1992 al 2002. E' stato membro del Consiglio Nazionale della FNSI (Federazione Nazionale della Stampa Italiana), contribuendo alla stesura dello statuto dell’ente, e membro del Direttivo dell'Associazione Lombarda dei giornalisti. "Piero Scaramucci è stato l'elaboratore del progetto politico-editoriale che ha dato origine a Radio Popolare. I programmi di oggi del palinsesto saranno dedicati alla figura di Piero", si legge sul sito della radio.

Le parole del sindaco di Milano Giuseppe Sala

"Oggi ci ha lasciato Piero Scaramucci, giornalista Rai ed ex direttore di Radio Popolare. Ha raccontato gli anni più caldi del nostro Paese con devozione nei confronti della verità e con straordinaria competenza. Milano lo ricorda con affetto". Con queste parole il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha ricordato il giornalista su Twitter.

Il ricordo del presidente dell'Anpi di Milano Roberto Cenati

Tra i primi a ricordare il giornalista, vicepresidente della sezione Anpi Almo Colombo, il presidente dell'Anpi provinciale di Milano Roberto Cenati. "Sono sempre state per noi fondamentali le sue analisi, approfondite, stimolanti e mai banali sulla situazione politica, economica e sociale del nostro Paese - sottolinea Cenati -. Ci siamo visti l'ultima volta lo scorso 10 agosto, in piazzale Loreto, nella ricorrenza del 75° anniversario dell'eccidio dei 15 Martiri e ci siamo ripromessi di riprendere con slancio l'iniziativa della nostra Associazione per contrastare il risorgere dei movimenti neofascisti e il crescente clima di odio e di intolleranza che sta investendo il nostro Paese". "Ricorderemo sempre Piero con commozione ed affetto. Alla moglie Mimosa, alla figlia Marianna, ai familiari esprimiamo l'affettuosa vicinanza di tutta l'Anpi", conclude Cenati.

Il cordoglio di di Fnsi e Alg

"Ci ha lasciato Piero Scaramucci, fondatore di Radio Popolare, protagonista del Gruppo di Fiesole, per anni inviato Rai, autore di inchieste sulle stragi di Stato, anti-fascista sempre in prima linea contro censura e bavagli, in difesa della Costituzione". Lo sottolineano Fnsi e Alg. "Sino alla fine impegnato nel sindacato - prosegue la nota -, aveva partecipato anche all'ultimo Congresso nazionale della Stampa italiana come delegato della Lombardia eletto nelle liste di Nuova Informazione, che aveva contribuito a fondare, e anche in quella occasione aveva portato il suo spirito libero, critico, ironico, che ha segnato la sua vita professionale, sindacale e privata. La Federazione nazionale della Stampa italiana e l'Associazione Lombarda dei Giornalisti si stringono attorno ai familiari in un affettuoso abbraccio".

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