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Maltempo in Valtellina, frana a Santa Caterina Valfurva

Lombardia
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

È avvenuto quando la strada era ancora chiusa, prima delle sette del mattino. Si tratta di una zona a rischio: la strada che porta al passo del Gavia era già stata chiusa perché i geologi e i tecnici di Arpa avevano rilevato dei movimenti nel mega-dissesto del Ruinon

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Un grosso masso di 90 metri cubi, messosi in moto poco a valle della "nicchia bassa" del Ruinon, a circa 365 metri di quota sopra la strada del Gavia, è franato sulla strada provinciale tra Sant’Antonio e Santa Caterina Valfurva (INFO VIABILITÀ), in Valtellina, dopo le piogge che si sono verificate durante la notte (IL METEO). È avvenuto intorno alle cinque del mattino, quando la strada era ancora chiusa e non ci sono stati feriti. 

Blocco si è diviso in due

Nella caduta, il masso si è diviso in due. La parte principale, circa 60 metri cubi, ha invaso la carreggiata della strada provinciale numero 29 che porta al passo del Gavia, mentre il secondo blocco, di circa 25 metri cubi, si è arrestato a una distanza di circa 60 metri dall'asse della carreggiata. A riferirlo sono gli uomini del Centro di Monitoraggio Geologico (CMG) di Arpa Lombardia dopo il primo sopralluogo nei pressi della frana. La situazione, secondo l'agenzia, ha raggiunto livelli di spostamento mai verificatisi negli anni precedenti.

È una zona a rischio frane

Si tratta di una zona a rischio: la strada che porta al passo del Gavia era già stata chiusa in seguito ai provvedimenti presi il 22 giugno quando i geologi e i tecnici di Arpa avevano rilevato dei movimenti nel mega-dissesto del Ruinon. La strada era quindi stata chiusa a titolo precauzionale e riaperta poi a singhiozzo, ma è sempre rimasta chiusa di notte. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri, i geologi e le autorità pubbliche per valutare la situazione. Il paese è rimasto semi-isolato, essendo raggiungibile solo dal versante bresciano e da una strada sterrata di emergenza.

Le proteste delle scorse settimane

Nelle scorse settimane gli operatori economici della zona avevano protestato contro la chiusura della strada, considerata un’importante arteria, minacciando anche di intraprendere iniziative giudiziarie per il grave danno economico apportato, in piena stagione estiva, alle loro attività.