Tre paesi hanno proclamato il lutto cittadino con bandiere a mezz'asta: Sedrina, Almè e Paladina. Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori: "Un monumento in suo onore"
Intorno all'una di domenicanotte il feretro con la salma dell'ex campione Felice Gimondi, morto a Giardini di Naxos (Messina) venerdì 16 agosto, è arrivato a Paladina, alle porte di Bergamo. La camera ardente, allestita nella chiesetta adiacente alla chiesa parrocchiale, è stata aperta alle sette e chiusa, su disposizione della famiglia, alle 20. Tre paesi hanno proclamato il lutto cittadino con bandiere a mezz'asta: Sedrina, Almè e Paladina.
L'omaggio
Tantissimi i tifosi e gli appassionati di ciclismo che dalla amattina hanno reso omaggio alla salma di Gimondi. Alcuni indossavano le maglie commemorative, altri sono arrivati in sella alla loro bicicletta, altri hanno mostrato ai presenti sul cellulare foto in bianco e nero scattate tempo addietro con l'amato idolo della due ruote. Tra gli ex professionisti che hanno voluto far sentire la loro vicinanza alla moglie Tiziana e alla figlia Norma ci sono Claudio Corti, Mirco Gualdi, Gianluca Valoti, Rossella Di Leo e Beppe Manenti.
I funerali
I funerali verranno celebrati oggi, martedì 20 agosto, alle 11 dal parroco di Paladina, don Vittorio Rossi, e da monsignor Mansueto Callioni, parroco di Almè e guida spirituale della famiglia Gimondi. La piazza antistante alla chiesa sarà chiusa dalle 8 di domani: sono attese circa duemila persone.
Le parole della figlia
"Il tuo cuore grande e forte non ha retto e ora sei qui su questo tavolo, in questa stanza gelida. Vorrei poterti dire: alzati papà, ci sono tanti che fanno il tifo per te. Ci sono gli amici di sempre, i 'gimondiani' che sono ancora qui ad acclamarti e ci siamo anche noi: io, mamma e Federica che vogliamo vederti ancora una volta sorridere", la lettera della figlia di Gimondi, Norma.
Le dichiarazioni del sindaco di Bergamo
"Un monumento per ricordare Felice Gimondi, mi impegnerò per realizzarlo". Sono le parole del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori. Poi ha proseguito: "Sono convinto che onorare Gimondi, per Bergamo, voglia dire di più che celebrarne la grandezza sportiva. Felice Gimondi ha rappresentato la migliore sintesi dei valori della nostra terra, quelli nei quali vogliamo ancora oggi ritrovarci e che desideriamo che i nostri figli facciano loro e tramandino. Mi piacerebbe lanciare un concorso per scegliere l'artista e il soggetto più adatti a rappresentarlo, ma penso a un'opera semplice, che parli a tutti, e forse anche una sottoscrizione popolare per finanziarla. Abbiamo tempo per pensarci, oltre che ragionare su dove collocarla".