Brescia, omicidio Bugna: Lorandi chiede la revisione del processo

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)

"Abbiamo due prove clamorose che dimostrano che non era in casa al momento del delitto", ha dichiarato l'avvocato dell'ex marmista di Nuvolera, condannato in via definitiva per l'assassinio della moglie

Bruno Lorandi, condannato all'ergastolo per l'omicidio della moglie, ha presentato istanza di revisione del processo. "Abbiamo due prove clamorose che dimostrano che non era in casa al momento del delitto", ha dichiarato al Giornale di Brescia l'avvocato Alberto Scapaticci, legale dell'ex marmista di Nuvolera, nel Bresciano, condannato in via definitiva per l'assassinio della moglie Clara Bugna.

L'omicidio

La donna, di 53 anni, era stata trovata senza vita nell'appartamento della coppia il 10 febbraio 2007, giorno del 60esimo compleanno del marito. Si tratta della seconda richiesta di revisione avanzata da Lorandi, la prima è stata presentata due anni fa dall'avvocato Gabriele Magno e rigettata dalla Corte d'Appello di Venezia. "Il nostro lavoro si basa su ricerche scientifiche effettuate con le nuove tecnologie", ha spiegato l'avvocato Scapaticci, storico legale di Bruno Lorandi che nel 1986 era stato arrestato per la morte del figlio Cristian e poi assolto.

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