Lodi, 48enne: “Ammetto abusi su bimbe, non l’adescamento su WhatsApp”

Lombardia

Questa la posizione dell’uomo arrestato lunedì scorso e accusato di violenza sessuale su minori, produzione e detenzione di materiale pedopornografico e corruzione di minorenne

Ha ammesso di aver avuto rapporti sessuali con due bambine di età inferiore ai 14 anni, ma ha negato di averle contattate tramite i social network, di averle minacciate, ricattate e di aver diffuso i filmati realizzati mentre si compievano gli abusi sessuali. E’ questa la posizione dell’uomo di 48 anni arrestato lunedì scorso con l'accusa di violenza sessuale su minori, produzione e detenzione di materiale pedopornografico e corruzione di minorenne.

Le accuse

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'uomo, originario del Lodigiano, avrebbe creato un falso profilo su WhatsApp, fingendosi una bambina, e, grazie a questa identità fittizia, avrebbe adescato e abusato per tre anni di tre bambine tra gli 11 e i 13 anni. Nell'interrogatorio di garanzia che si è svolto a Milano il difensore Lorenzo Tornielli ha chiesto la concessione degli arresti domiciliari, escludendo i pericoli di inquinamento probatorio e di fuga.

Il legale della difesa: "Violato il divieto istruttorio"

"La diffusione a organi di informazione di particolari investigativi che al momento non sono a disposizione neppure della difesa e di ricostruzioni nelle quali il mio assistito non si ritrova assolutamente sono a mio avviso una violazione del segreto istruttorio e potrebbero esporre a rischi l'indagato, la sua famiglia, che si è già sentita sotto pressione nel contesto in cui risiede, e in ultima ipotesi anche le vittime stesse", sottolinea l'avvocato difensore Tornielli.

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