È ripresa ieri in serata anche la circolazione dei treni, con riduzione precauzionale della velocità, fra Dervio e Bellano (Lecco), sospesa da ieri mattina
I circa 800 cittadini di Dervio, evacuati ieri mattina, mercoledì 12 giugno, in seguito all'ondata di maltempo che ha colpito il Lecchese e che ha fatto alzare il livello del torrente Varrone, sono rientrati nelle loro case, ove possibile, una volta avute rassicurazioni sullo stato dell'invaso e sul miglioramento delle condizioni meteo. Restano però i danni da allagamento in paese e in numerose case.
La nota della Protezione Civile
"Enel dopo la verifica tecnica, che ha dato esito positivo, ha comunicato alla Prefettura di Lecco il 'cessato allarme' sia per la diga Pagnona, sia il per rischio idraulico a valle", comunica in una nota la Protezione Civile della Regione Lombardia. "È dunque iniziato il rientro della popolazione evacuata nelle abitazioni". Nella serata di ieri, anche il Viminale aveva annunciato il cessato pericolo, sottolineando che i tecnici che hanno controllato la diga locale "hanno confermato che la struttura non ha lesioni ed è perfettamente integra".
Ripresa la circolazione dei treni
Intanto, è ripresa ieri in serata anche la circolazione dei treni, con riduzione precauzionale della velocità fra Dervio e Bellano (Lecco), della linea Lecco-Tirano/Chiavenna (Sondrio), sospesa dalle 10.15 di ieri mattina per le abbondanti precipitazioni che si sono abbattute su Valtellina e Valchiavenna. Lo ha comunicato in serata Rfi (Rete ferroviaria italiana). Coinvolti 34 treni regionali: 13 limitati nel percorso e 21 cancellati. I tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) hanno monitorato l'evolversi della situazione, con personale dedicato all'emergenza, per l'intera durata dell'interruzione.
Gli sfollati nel Lecchese
Resta critica la situazione nel Lecchese per i gravissimi danni provocati dall'ondata di maltempo. La situazione più grave si registra negli abitati di Premana, Primaluna e Pagnona, dove gli sfollati sono 198 e dove è stata bloccata dai detriti la provinciale 62 della Valsassina in territorio di Primaluna. Domani alle 6 la strada sarà riaperta, e gli sfollati, che hanno trascorso la notte al Cfp di Casargo, faranno ritorno nelle loro case nei prossimi giorni. Ingenti i danni per l'esondazione dei torrenti e per diversi smottamenti. Ci sarà da lavorare per mesi e lo stato resta d'emergenza. A Premana, più del 50% degli alpeggi è inutilizzabile. Non si registrano feriti.
Riaperta la strada statale 36 dello Spluga
In una nota Anas ha segnalato che la statale 36 dello Spluga, interrotta per tratti di parecchi chilometri il 12 giugno all' altezza dei comuni di Chiavenna, San Giacomo Filippo, Campodolcino e Madesimo, in provincia di Sondrio, è tornata percorribile. Durante la notte, diverse squadre di imprese incaricate hanno liberato dai detriti la sede stradale fino al Passo Spluga. Sul posto è arrivato anche il personale Anas per contribuire all'accelerazione degli interventi di riapertura.