Milano, buco nelle casse dei francescani da 20 milioni: assolti e prosciolti tre frati
LombardiaLe indagini erano scattate tra il 2014 e il 2015 con le denunce presentate dai tre enti amministrati dai religiosi, nelle quali si segnalava che i tre avrebbero posto in essere "operazioni di investimento" "concluse con la mancata restituzione dei capitali investiti"
Sono stati in parte prosciolti per prescrizione e in parte assolti nel merito tre frati, ex amministratori di tre enti dei Frati Minori, imputati per appropriazione indebita per un ammanco nelle casse dei francescani da 20 milioni di euro. E' quanto ha stabilito il giudice di Milano Giuseppe Vanore, che ha dichiarato il "non doversi procedere per intervenuta prescrizione" per i fatti avvenuti fino al maggio del 2011 e l'assoluzione "perché il fatto non sussiste" per i fatti rimanenti e successivi. Assolti e prosciolti quindi gli imputati Giancarlo Lati, ex economo della Casa Generalizia, Renato Beretta, ex economo della Provincia di Lombardia dei Frati Minori, e Clemente Moriggi, ex economo della Conferenza dei ministri provinciali dei Frati Minori. Nel processo i tre enti amministrati dai religiosi si erano costituiti parti civili.
Le indagini
Le indagini erano scattate tra fine 2014 e metà 2015 a seguito delle denunce presentate dagli stessi tre enti, nelle quali si segnalava che i tre frati avrebbero posto in essere "operazioni di investimento, promosse e gestite da un sedicente fiduciario-investitore, tale Leonida Rossi", persona "sprovvista di qualsiasi autorizzazione per lo svolgimento di attività finanziarie" e che si sarebbero "concluse con la mancata restituzione dei capitali investiti". Rossi, 78 anni, italo-svizzero, dopo che era emerso il suo coinvolgimento nell'indagine si era tolto la vita nella propria villa a Lurago d'Erba, in provincia di Como, nel novembre del 2015.
Il processo
Il Gip Maria Vicidomini in passato non aveva accolto la richiesta di archiviazione dei PM, a cui si era opposta la Casa Generalizia, e aveva ordinato l'imputazione coatta. Da qui il processo che in primo grado si è chiuso oggi. Era stato lo stesso PM Adriano Scudieri nella scorsa udienza a chiedere che venisse dichiarata la prescrizione per i fatti contestati fino al maggio 2011, mentre le parti civili, con i legali Gian Luigi Tizzoni e Federico Pezzani, avevano chiesto che il processo andasse avanti. Le difese, dal canto loro, con i legali Luigi Petrillo, Angelo Maietta, Manuela Murdolo, Olivia Kissov e Denise Pedrali, avevano chiesto assoluzioni nel merito. Su questo punto il PM si era rimesso "alla valutazione del giudice".
La nota dell'ente Casa Generalizia
La Casa Generalizia, ente appartenente all'Ordine dei Frati Minori Francescani, con una nota "prende atto della decisione emessa oggi" dal tribunale milanese "con la quale il Giudice del dibattimento ha prosciolto i tre imputati, Frate Giancarlo Lati, ex economo della Casa Generalizia dell'Ordine dei Frati Minori, Frate Renato Beretta, ex economo della Provincia di Lombardia San Carlo Borromeo dei Frati Minori e Frate Clemente Moriggi, ex economo della Conferenza dei ministri provinciali dei Frati Minori d'Italia". I tre frati, si legge nel comunicato, "erano imputati in concorso tra loro del delitto di appropriazione indebita aggravata in relazione a gravi ammanchi collegati alla consegna di liquidità, per svariati milioni di euro, a un broker finanziario abusivo. Le contestate irregolarità, riguardanti il patrimonio degli Enti, erano state scoperte mediante indagini interne a seguito dell'insediamento dei nuovi Organi di vertice, e confluite in esposti presentati alle Autorità inquirenti a partire dal dicembre 2014". I tre enti si erano costituiti parti civili nel processo "avviato lo scorso settembre contro i tre ex economi a seguito del vaglio del Gip di Milano". La formula del dispositivo, spiega ancora l'ente, "letto oggi in aula esplicita che la decisione è determinata dalla prescrizione dei reati maturata nel tempo decorso dai fatti contestati dal Pubblico Ministero fino al maggio 2011. La Casa Generalizia si riserva ogni valutazione a seguito della lettura della motivazione del provvedimento".
La nota dell'ente Provincia Sant'Antonio
La Provincia Sant'Antonio dei Frati Minori, già Provincia Lombarda, in una nota "prende atto della decisione del Giudice che ha deciso di non procedere per intervenuta prescrizione" nei confronti dei tre frati. "In questa sede si intende ribadire - si legge ancora nella nota - come la Provincia Sant'Antonio si sia immediatamente rivolta alle autorità giudiziarie per denunciare i fatti oggetto del processo ritenendosi parte lesa di quanto avvenuto. Con rammarico - spiega ancora l'ente - la Provincia Sant'Antonio nota come i tempi della giustizia penale non abbiano permesso la definizione di una verità processuale".