Milano, banda dei bancomat: arrestate cinque persone
LombardiaI colpi erano avvenuti nei comuni di Luisago (Como) e Solaro (Milano) e avevano fruttato un bottino di 91mila euro
Cinque italiani, ritenuti responsabili di aver fatto saltare due bancomat, sono stati arrestati dai carabinieri. I colpi erano avvenuti nei comuni di Luisago (Como) e Solaro (Milano) e avevano fruttato un bottino di 91mila euro. I cinque, un operaio di 26 anni, un barista di 41, un investigatore privato di 48, un disoccupato di 49 e un titolare di ferramenta di 51, sono stati bloccati dai militari del nucleo investigativo del comando provinciale di Milano sabato 20 aprile.
Il modus operandi
Negli ultimi mesi i furti ai bancomat in Lombardia si sono moltiplicati. Sono due le tecniche utilizzate: saturando lo sportello col gas acetilene o con l’utilizzo della cosiddetta "marmotta", un sottile parallelepipedo in ferro che viene riempito di polvere pirica e infilato nelle aperture degli sportelli, per poi essere azionato a distanza. L'obiettivo è lo stesso, provocare un'esplosione in grado di scardinare il bancomat e far saltare la cassa con i contanti.
I carabinieri: "A muoverli c'era anche l'adrenalina"
"Oltre a essere una banda era un gruppo di amici che si divertiva a commettere questo tipo di reato - spiegano i carabinieri del nucleo investigativo di Milano, diretti da Cataldo Pantaleo -. Sono molto affiatati, vengono da Bologna, hanno tutti precedenti specifici e alcuni colpi li hanno commessi in gruppo. A muoverli c'era anche l'adrenalina oltre all'obiettivo del bottino".
Le indagini
In seguito all'aumento negli ultimi mesi dei furti con l'esplosione dei bancomat, i militari hanno intensificato le indagini su alcune bande già note e sono riusciti a individuare il gruppo di bolognesi. Per alcuni giorni li hanno monitorati e hanno scoperto che mercoledì scorso avevano affittato una casa a Pieve Emanuele, quella che sarebbe diventata la base da cui ultimare i preparativi per il colpo. Sabato notte sono partiti in quattro su una Golf parcheggiata in un box di Vanzago e hanno raggiunto il primo obiettivo, una Bpm di Luisago (Como). Qui, con la tecnica della "marmotta", ovvero usando un parallelepipedo di metallo collegato con un cavo alla batteria di un'auto per generare la scintilla, hanno fatto saltare l'ingresso della banca e hanno portato via il contante. Stessa scena alla filiale Bpm di Solaro (Milano). Infine sono andati a Milano per parcheggiare la vettura in un altro box in via Meli, dove sono stati bloccati dai carabinieri con un bottino da 91mila 650 euro. Il quinto complice, che avrebbe dovuto recuperarli, è stato fermato poco dopo. Nell'auto è stato trovato un pizzino con l'indirizzo delle due banche e di un'altra che non sono riusciti a colpire. L'esplosivo da inserire nella "marmotta" era realizzato in casa dai ladri ed è composto da alluminio, nitrato di ammonio e polvere pirica.