Milano cambia look: in Duomo la ‘Maestà sofferente’ di Gaetano Pesce

Lombardia
La 'Maestà sofferente' in piazza Duomo (ANSA)

L’opera fa riferimento alla storia del design italiano, ispirandosi a un pezzo iconico degli anni Sessanta, ma è anche una metafora della violenza sulle donne 

Un’installazione di otto metri d’altezza ha fatto la sua comparsa questa mattina in piazza Duomo a Milano. Titolo dell’opera è ‘Maestà sofferente’, ed è un richiamo alla storia del design italiano - ispirandosi all’iconica poltrona degli anni Sessanta, ‘Up 5_6’ - ma anche all’attualità del nostro Paese: l'enorme installazione ricorda le sembianze di un corpo femminile trafitto da centinaia di frecce, metafora dell’emergenza sociale della violenza sulle donne.

Gaetano Pesce

Autore dell’installazione, parte degli interventi in città che preludono al Salone del Mobile, è Gaetano Pesce, lo stesso designer che nel 1969 firmò la Up 5_6. L’originale, tra l’altro, si può vedere alla Triennale essendo tra i pezzi scelti per il museo del Design che apre l’8 aprile, alla vigilia dell'apertura del Salone del Mobile. Verrà inaugurata invece domenica 7 aprile, alle 17 la 'Maestà sofferente'. In piazza Duomo al 'taglio' del nastro sarà presente lo stesso Pesce, che con il suo lavoro di architetto, designer e scultore ha realizzato opere esposte in alcuni dei maggiori musei del mondo: dal Met di New York, al Victoria and Albert Museum di Londra, fino al Centre Pompidou di Parigi, che gli ha dedicato una mostra nel 1996. All'inaugurazione parteciperanno anche Vittorio Sgarbi, Giampiero Mughini e Silvana Annicchiarico.

Il commento di Giuseppe Sala

"A me non dispiace affatto, mi sembra un messaggio contemporaneo", dice il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando la 'Maestà Sofferente'. "E' molto contemporanea nonostante sia di 50 anni fa - ha detto Sala a margine della conferenza stampa sulla candidatura di Milano-Cortina alle Olimpiadi invernali 2026 -. È giusto che se ne parli perché ci stupiamo ancora quando succede un femminicidio. Se attraverso questa testimonianza se ne riparla, allora deve andar bene. E' giusto rendere onore a Gaetano Pesce". La curia ne era informata? "Non ne ho la più pallida idea", ha risposto il sindaco.  

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